MEMORIA STORICA LUCANA

Da oltre dieci anni la Fondazione Carlo Valente Onlus ha avviato la valorizzazione della memoria storica pugliese attraverso le biografie delle personalità illustri, comprese   quelle di adozione e che hanno contribuito a rendere più ricca la vita della società regionale. L’attenzione è rivolta ai personaggi illustri nati nel penultimo secolo e va ad arricchire il progetto avviato nel 1936 da Renato Angiolillo, giornalista originario di Ruoti in provincia di Potenza, e fondatore de “Il Tempo”. Come ha ricordato Gianni Letta, già collaboratore al quotidiano, allorchè Angiolillo fu costretto a trasferirsi in Puglia, “non potendo dedicarsi alla sua professione di giornalista, si era inventato un lavoro diverso, ma per tanti aspetti simile, cimentandosi su un genere nuovo, tra la storia e la pubblicità”.

Antifascista e vivace promotore culturale, Angiolillo visse tra Napoli, dove fondò la rivista e una società editoriale “Il Tirreno”, Bari, luogo dove si spese per la realizzazione tra il 1936 e il 1939 di tre volumi sulle biografie locali comprese in Puglia d’oro e Roma, dove ospitò su “Il Tempo” una rubrica dedicata agli esponenti del Comitato di Liberazione Nazionale e scrittori come Alberto Moravia, Gianna Manzini, Curzio Malaparte, Vitaliano Brancati e Mario Praz. Una figura tutta da riscoprire insieme ai tanti meridionali che hanno partecipato attivamente alla trasformazione politica e culturale del nostro paese.

La Fondazione ha inteso non abbandonare il lavoro certosino di Angiolillo, ma affianco all’ interesse per la Puglia ha voluto coltivarne uno simile per la Lucania, regione fortemente legata alla Puglia da motivazioni storiche, economiche e culturali. Ha dato vita perciò ad un progetto che intende ricercare e costruire un dizionario biografico di questo territorio, partendo dai primi del Novecento arricchendo le molte biografie di uomini illustri collocate in appendice alle cronache redatte dagli storici patrii, con l’utilizzo delle notizie offerte da quotidiani e da periodici regionali, come “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “Il Quotidiano”, “La Lucania nel mondo”, aggiornando le indagini precedentemente acquisite e costruendo un sito web cui si è dato il nome “Lucania d’oro”.

Pionieri di questa operazione furono ai primi del Novecento per la regione lucana Giuseppe Gattini e Saverio Cilibrizzi, i quali scavarono in un mondo premoderno, alla ricerca esclusivamente di scrittori e poeti, avvalendosi dei repertori classici di Toppi, Giustiniani, Del Re, Cinelli Calvoli, Tafuri, Mazzucchelli, Ferrari e scartabellando nelle biblioteche private di famiglie gentilizie. Grazie a questi studi è emerso un mondo intellettuale di grande interesse, con presenze del passato in diritto di entrare nella storia letteraria nazionale, figure come Orazio Flacco, Isabella Mora, Mario Pagano, Petruccelli della Gattina, Giustino Fortunato, Francesco Saverio Nitti e Pasquale Festa Campanile e figure di minore rilievo ma degne di identico rispetto e di perenne ricordo. Presenze che sono andate ad arricchire quelle che ai primi degli anni settanta erano entrate nelle ricostruzioni effettuate da Umberto Bosco e Carlo Dionisotti nella Geografia e storia della letteratura italiana, figure che Tito Spinelli ha consegnato a una Storia della letteratura lucana realizzata per la Scuola editrice negli anni novanta e Maria Teresa Imbriani ha arricchito nel 2000 per conto della Regione Basilicata, con 27 ritratti d’autore lucani dal Medioevo ai giorni nostri. Negli stessi anni la Presidenza del Consiglio Regionale ha affidato ad Antonio Monaco la realizzazione di schede sugli Scrittori per ragazzi e a un gruppo di intellettuali, un nutrito numero di schede su poeti e narratori lucani di ogni tempo, mentre l’editrice Laterza avviava uno studio approfondito sulla Storia della Basilicata, affidandola alla curatela di Francesco Tateo. Questo lavoro andava ad aggiungersi a quelli delle edizioni Osanna di Venosa, delle riviste “Tarsia” diretta da Antonio Scola e “Radici”, fondata da padre Carlo Palestina, mentre si consolidava il portale Wikibooks sui Profili di donne lucane.

In tempi recenti questi dati biobibliografici  sono stati ripercorsi in saggi e monografie, da molti studiosi, in parte legati all’Università di Basilicata e alla Società di Storia Patria, citiamo tra i tanti nomi quello di Tommaso Pedio, che resta forse una delle fonti inesauribili, con i suoi studi sulla Storiografia del  Regno di Napoli e sulla Storiografia lucana, i critici letterari Raffaele Nigro, Giovanni Caserta, Biagio Russo, Maria Teresa Imbriani, giornalisti di qualità come Rocco Brancati, Anna Mollica e gli antropologi  e storici Antonio Lotierzo,  Antonio Lerra e soprattutto Angelo Lucano Larotonda, autore del  corposo repertorio Riprendiamoci la storia: dizionario dei lucani, del 2012.

Rispetto alle esperienze documentali precedenti, la grande novità dei portali “Nuova Puglia d’oro” e “Lucania d’oro” è quella fornita dalla elevata potenzialità dell’era digitale e dall’apertura a personalità non esclusivamente letterarie. La messa a disposizione dei risultati della nostra ricerca sta portando significativi arricchimenti proprio per lo stimolo che la stessa sta producendo in studiosi e ricercatori dell’argomento, desiderosi di segnalare informazioni utili ad allargare il numero delle presenze e ad arricchire le singole biografie.

L’apertura del sito, oggi ospitato dal motore di ricerca Google, offre la possibilità di collegarsi a cinque sportelli informativi: Chi siamoBiografie (sistemate in ordine alfabetico) – Memoria storica lucana (o pugliese) – Media – Contatti. In questo modo il ricercatore non è abbandonato mai a se stesso e può usufruire del rapporto costante con gli studiosi che fanno capo alla Fondazione Carlo Valente Onlus.

Ogni biografia offre dati anagrafici e biografici dei soggetti in esame, notizie essenziali, curiosità, peculiarità del loro impegno sociale, è accompagnata da link nei quali appaiono articoli, recensioni, contributi saggistici, fotografie di eventuali volumi editi e una foto segnaletica iniziale desunti da altri motori di ricerca, come organi vari di stampa, archivi personali, enciclopedie tematiche e generali.  Gli eventuali diritti sulle immagini o su testi utilizzati appartengono ai legittimi proprietari. Chiunque abbia qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avrà che da segnalarlo e si provvederà alla rimozione immediata.

Il sito e la stessa Fondazione   non hanno scopi di lucro, ma intendono preservare e diffondere la memoria storica lucana, aggiungendo questa finalità a un’altra che ritengono non secondaria e in vigore da alcuni decenni, promuovere attività sportive a favore di giovani con problemi di salute mentale.

Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che stanno contribuendo alla realizzazione dell’iniziativa, aperta ad ogni suggerimento e a quanto tenda a promuovere il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Il Presidente della Fondazione Carlo Valente Onlus

Aurelio Valente

Edizione storica Renato Angiolillo

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Biografie Lucania D'Oro

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