SOMMA FAUSTO

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SOMMA FAUSTO

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Vaglio di Basilicata (PZ) 11 marzo 1935 – Taranto 13 agosto 2014

Imprenditore e manager, presidente della Banca Mediterranea, importante polo finanziario del Sud, punto di riferimento dell’imprenditoria interregionale, presente sul territorio lucano, pugliese, campano e molisano.           

Fausto Somma, imprenditore e manager, nasce a Vaglio di Basilicata (PZ) l’11 marzo 1935. Faustino, come è comunemente chiamato, cresce in un contesto familiare dove vita pratica e spirituale convivono senza mai anteporsi. La sua famiglia infatti si occupa di commercio agroalimentare e nutre una profonda fede cattolica, condizioni queste che rendono più umana la vita e il lavoro di tutti i giorni.

La formazione scolastica del giovane inizia a perfezionarsi a Napoli dove frequenta gli studi medi presso i Padri Salesiani. Prosegue poi a Potenza al liceo Classico, quindi nuovamente a Napoli dove consegue la laurea in Giurisprudenza. La città è in pieno fermento culturale ed economico, è tornata a vivere, come del resto ha fatto l’Italia intera nei vivaci anni della ricostruzione post bellica. L’entusiasmo muove idee ed energie nuove e coinvolge anche il giovane studente lucano il quale inizia ad immaginarsi il suo futuro da imprenditore.

Nella sua visione d’impresa vi è innovazione, crescita economica e sociale del territorio, ma non un territorio qualunque: il suo. Con queste linee guida pianifica il suo primo esperimento imprenditoriale: il polo siderurgico. La scelta ricade su un settore trainante, considerato il fabbisogno di acciaio del Paese in ripresa. Quello dell’industria pesante è, tuttavia, un salto nel buio in quanto è un mondo che non conosce e, per giunta, molto articolato. Richiede buona valutazione dei mercati, tecnologia avanzata, personale altamente qualificato e, soprattutto, consapevolezza di come si fa l’acciaio.

Per questo Somma parte alla volta di Brescia per lavorare in un’acciaieria dove ne apprende le fasi produttive. Presto si specializza al punto da essere notato dalle maggiori case italiane produttrici di acciaio che lo vorrebbero nella loro squadra. Somma, invece, ad una carriera praticamente sicura, preferisce la sfida di un progetto tutto suo e, nel 1960, torna a Potenza dove fonda l’Industria Siderurgica Lucana, nota come La Ferriera. La nuova e, per la Basilicata, inedita realtà imprenditoriale attecchisce e cresce. In 10 anni arriva ad annoverare 1000 dipendenti tra diretti ed indotto, tutti del posto riuscendo ad imporsi sul mercato con un prodotto di qualità che compete con i maggiori leader del comparto. La crisi degli anni ’70, però, rimette tutto in discussione.

Somma ha davanti giorni difficili in cui deve decidere il futuro della sua impresa. Scartata la possibilità di chiudere gli impianti, cede la proprietà salvaguardando i posti di lavoro e l’azienda che ha creato dal nulla, dove ha investito tutto se stesso in un Sud che, come auspica, deve riuscire ad autodeterminarsi ed essere protagonista della crescita del Paese.

Il momento difficile, tuttavia, non lo scoraggia. Assecondando il suo spirito d’intraprendenza, nel 1970 edifica a Potenza il Park Hotel, un Motel lungo la Basentana, l’importante strada statale costruita negli anni ’60 che, fiancheggiando il fiume Basento, congiunge l’entroterra lucano alla costa jonica.

Nello stesso decennio dà ulteriore prova della sua versatilità interessandosi al mondo sportivo convinto che, anche attraverso lo sport, si promuove la crescita sociale di un territorio.  Dal 1973 al 1975 prende la guida del Potenza Calcio. Sotto la sua presidenza la squadra vive uno dei suoi momenti d’oro. Dalla serie D della stagione ‘73-‘74 viene promossa in serie C nella stagione successiva.

Per un’esperienza che termina un’altra ha inizio. Faustino Somma decide di mettersi in gioco anche come amministratore pubblico e si candida alle elezioni del 1975 del suo paese vincendole. Resta sindaco di Vaglio di Basilicata fino al 1980.

Ormai le sue doti imprenditoriali e manageriali sono note anche fuori regione. Intorno alla metà degli anni ’70, la Banca d’Italia gli affida la liquidazione coatta amministrativa della Banca Popolare Cooperativa di Pescopagano che versa in una crisi profonda. Dismettere l’istituto, che è di antica fondazione, significa togliere agli agricoltori e ai piccoli imprenditori il supporto finanziario indispensabile per il prosieguo delle loro attività con pesanti ricadute sul già, economicamente fragile, territorio lucano. Per uno come lui che vuole creare realtà non estinguerle, tale prospettiva è inaccettabile. Decide pertanto di prendere in mano le redini della Banca nel tentativo di salvarla dopo che, un’accurata analisi, ha individuato una possibile via d’uscita. Per lui si tratta di rimettersi in gioco nell’universo finanziario di cui, anche qui, conosce poco. Ma l’apertura di vedute che lo contraddistingue gli viene nuovamente in soccorso portandolo a pensare, letteralmente, in grande.

Oltre al salvataggio, elabora un piano di rilancio che prevede la fusione con altre banche al fine di dare vita ad un soggetto finanziariamente più forte e territorialmente più esteso. L’operazione riesce. La Banca Popolare Cooperativa di Pescopagano si integra, prima con la Popolare di Brindisi, poi con la Banca di Lucania. Ma Somma ha in mente un ulteriore obiettivo, quello di un istituto ancora più ampio. Nasce così, nel 1992, la Banca Mediterranea con sede sociale a Pescopagano, sede amministrativa e Direzione Generale a Potenza. Non è una Popolare bensì una Società per Azioni. La Banca presieduta da Faustino Somma diventa il più importante polo finanziario del Sud, punto di riferimento dell’imprenditoria interregionale, capillarmente presente sul territorio lucano, pugliese, campano e molisano con numerose filiali e ancora più numerosi addetti. Nei primi anni ’90, l’Istituto è anche lo sponsor ufficiale del Foggia Calcio quando lo stesso ascende in serie A. Diventa Gruppo Bancario occupandosi di Leasing, Factoring, assicurazioni, informatica, servizi aziendali, immobili. L’esperienza positiva dura poco più di un decennio. Nel 2004 la Banca Mediterranea smette di esistere a seguito di cambiamenti che ridisegnano il mosaico finanziario, con molte banche del Sud confluite in gruppi nazionali o stranieri.

Faustino Somma, in tutto questo tempo, ha continuato a tenere fede alla sua formazione religiosa. Insieme ad altre personalità cattoliche del mondo imprenditoriale e finanziario, costituisce nel 1993 la “Centesimus Annus pro Pontefice”, una Fondazione senza scopo di lucro con sede nella Città del Vaticano che si occupa di religione e beneficenza.

L’ultima sfida per l’imprenditore lucano si presenta nel 2001 con Tecnoparco Valbasento S.p.A. L’azienda sorta nel 1990, è 100% pubblica e rende servizi di utilities alle imprese reinsediatisi in Val Basento a seguito della dismissione dello stabilimento ENI. È in perdita, ha impianti obsoleti e personale demotivato. Somma prova a mettere in pratica le sue competenze nel tentativo di salvaguardare i posti di lavoro di questa ed altre aziende che, ad essa, fanno riferimento. Anche adesso ha davanti un settore a cui lui è estraneo, energia e servizi ambientali. Il suo piano di risanamento passa prima per la privatizzazione, rilevando la partecipazione della FIME (Finanziaria Meridionale), e poi per le partnership, convincendo la CIR di De Benedetti, da tempo attiva nel settore energetico, ad associarsi nell’impresa. Già l’anno dopo le perdite sono coperte, mentre si procede con il rilancio, rinnovando gli impianti, migliorando la produttività, innalzando la professionalità del personale, ottimizzando i costi di funzionamento, riducendo l’impatto ambientale. L’azienda è dinamica e competitiva, continua nel suo ruolo di assistenza delle altre imprese e diventa attrattiva per altre che vogliono qui insediarsi. E, soprattutto, cammina sulle sue gambe senza essere assistita.

Faustino Somma muore a Taranto il 13 agosto 2014, riposa a Potenza. Lascia la moglie Anna Maria ed i tre figli Michele (Presidente della Camera di Commercio di Basilicata), Ernesto (Professore ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Bari) e Francesco, Presidente della Confindustria Basilicata e della “Fondazione Faustino Somma” che la famiglia ha costituito nel 2014 non solo per ricordarne la vita e l’opera, ma anche per incoraggiare programmi complementari di innovazione e ricerca diretta, in particolare, ai giovani e al territorio lucano.

La Fondazione “Faustino Somma” ha sede a Vaglio di Basilicata, paese a cui si è sempre sentito legato, dove ha promosso varie attività, come quando fu patron della locale squadra di calcio ottenendo, anche in questo caso, buoni risultati. Nel borgo alle porte di Potenza, ha mosso i primi passi il suo spirito imprenditoriale addolcito dai valori cattolici che hanno generato quel modo di fare impresa rivolto al sociale, applicato sempre. Di indole positiva e propositiva ha ostinatamente portato avanti progetti innovativi non lasciandosi scoraggiare dal “non si è mai fatto prima”, circostanza che, semmai, ha incoraggiato il suo animo pionieristico in una terra, la Lucania, che voleva economicamente avanzata e socialmente attiva. Sopravvivono, anche se alcune hanno cambiato pelle, le sue creature, tutte le imprese e le attività che ha fondato con impegno, studio, con la capacità di saper motivare le persone, certo del loro potenziale. La lungimiranza gli ha fatto affrontare sfide in apparenza impossibili mosso dalla voglia di riuscire, principalmente, per il benessere della sua terra e della collettività. E il tempo gli ha dato ragione.

Anna Mollica

 

Link

 

https://www.facebook.com/FondazioneFaustinoSomma/

https://www.talentilucani.it/faustino-somma-figura-fondamentale-lo-sport-lucano

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/potenza/630293/potenza-strada-per-l-imprenditore-nino-somma.htm

https://www.ufficiostampabasilicata.it/attualita/nasce-la-fondazione-faustino-somma/#

Nasce la Fondazione Faustino Somma

Di Redazione – 27 Ottobre 2017

 

“Arguzia, lungimiranza e acume: sono queste le caratteristiche di Faustino Somma e che ha saputo mettere a servizio della comunità”.

Con queste parole il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha esordito questa sera a Potenza al convegno sul tema “La Basilicata nel Mezzogiorno: una terra di opportunità” promosso dalla Fondazione Faustino Somma.

Pittella, ricordando l’imprenditore lucano ha precisato: “Di Somma mi torna alla mente l’ottimismo, quello della fatica che lo contraddistingueva, ma anche il sentimento di autostima che aveva per sé e per la sua terra. Un sentimento che invece noi, talvolta, sbricioliamo come molliche di pane. Questo ottimismo è un valore aggiunto. La crisi che ha colpito tutti e ha sovvertito equilibri e gerarchie, noi siamo in qualche modo riuscita ad arginarla. Abbiamo provato – ha aggiunto Pittella – a recuperare indici positivi. Per 6 anni abbiamo vissuto con un pil a “meno” e nel 2016 siamo riusciti a recuperare 4 punti. Questo ci inorgoglisce e ci inorgoglisce anche il “più” 2,7 per cento dell’Istat in termini di occupazione. Il trend è stato invertito e anche se non tutti i problemi sono stati risolti almeno abbiamo dimostrato di saper mettere a valore le risorse. Il brand della Basilicata sta circolando in termini di trasferimento tecnologico, fare impresa, e automotive. In particolare, su questo non parliamo solo di Fiat, ma anche di gruppi medio-piccoli. Questa regione – ha proseguito Pittella – va narrata per quella che è e per la sua capacità di farcela. Ritengo che la politica dovrebbe animare un dibattito positivo senza creare incursioni inutili. La Fondazione è, dunque, un luogo da salutare con favore. Un luogo di dibattito che non si sostituisce alle altre realtà che operano sul territorio, ma che, al contrario, si integra e può darci una grande mano sul piano culturale. Dobbiamo riscoprire qual è la nostra vocazione e la nostra missione e non possiamo deprimerci, ma aprirsi ad ampie convergenze”.

L’apertura dei lavori stata affidata a Vincenzo Viti, consigliere di amministrazione della Svimez, che ha precisato: “Lo spirito che anima la Fondazione è finalizzata a promuovere iniziative di imprenditorialità per affermare un nuovo e lungimirante patto con il territorio. Non abbiamo bisogno di eroi, ma di recuperare normalità”.

Il sindaco di Potenza, Dario De Luca, ha ricordato che la “Basilicata è una terra di opportunità e ciascuno deve fare leva sulle proprie forze e sulle proprie responsabilità”.

Ernesto Somma, presidente della Fondazione intitolata al padre scomparso, ha poi aggiunto: “Il nostro intento è quello di svolgere un ruolo attivo nella comunità lucana. Desideriamo avere un atteggiamento ottimistico che possa contribuire alla trasformazione di opportunità e sviluppo in chiave positiva. Insomma, dobbiamo riconquistare il sentimento collettivo di fiducia e futuro”.

Il senatore Filippo Bubbico, ha poi sottolineato che la “cooperazione tra pubblico e privato genera risultati postivi. È difficile fare impresa nel mezzogiorno non perché manchino le infrastrutture, ma perché esistono condizioni di contesto ostili alle imprese. Dobbiamo rimettere al centro un progetto condiviso per la nostra regione”.

Anche il sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo, ha parlato dell’importanza di mantenere sempre un atteggiamento ottimistico: “La fiducia e l’esempio sono elementi fondamentali, bisogna accudirli, prendersene cura in modo che le cose funzionino in maniera ordinata”.
Sono poi seguiti gli interventi di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia; Giovanni Malagò, presidente del Coni; Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo Economico, con le conclusioni affidate al presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.
La Fondazione che onora la memoria di Faustino Somma, figura lucana scomparsa nel 2014, punta a programmi complementari di innovazione e ricerca, in particolare diretta ai giovani.

https://www.talentilucani.it/faustino-somma-figura-fondamentale-lo-sport-lucano/

 

FAUSTINO SOMMA: UNA FIGURA FONDAMENTALE PER LO SPORT LUCANO

DI ROCCO SABATELLA IL 29/10/2017 SPORT

rocco sabatella

 

La presentazione della Fondazione che onora la memoria del compianto presidente Faustino Somma fortemente voluta dalla signora Anna Maria e dai tre figli Michele, Ernesto e Francesco che ne è il presidente, è stata anche l’occasione per un confronto a più voci sulle prospettive della Basilicata di essere una terra di opportunità. Con l’augurio che questo tema non sia solamente una vuota enunciazione delle cose da fare senza poi costruire in concreto i progetti necessari a fare diventare davvero la nostra regione protagonista del miglioramento delle condizioni della sua gente, non si può non rimarcare come il dott. Nino Somma abbia precorso i tempi.

Nel senso che circa 50 anni l’imprenditore nativo di Vaglio, pur in una situazione di grande difficoltà per la nostra regione e in un contesto assolutamente differente rispetto alle potenzialità che la Basilicata avrebbe dovuto, negli ultimi 15 anni, sfruttare meglio, le opportunità è andato non solo a cercarsele, ma a farle diventare fatti concreti e di grande rilevanza sociale per il territorio e le genti lucane. Stiamo parlando ovviamente della nascita della famosa Ferriera, oggi Siderurgica Lucana agli inizi degli anni 70 e poco più tardi un’altra grande intuizione del presidente Somma di andare a rilevare la banca popolare di Pescopagano in grandi difficoltà e farla diventare nello spazio di pochi anni un importante punto di riferimento dell’economia della nostra regione. Fatti che testimoniano, ove mai ci fosse bisogno, che il coraggio, le idee, l’intelligenza del dott. Somma devono essere un punto fermo da cui partire se veramente le enunciazioni che abbiamo ascoltato sulle possibilità concrete di sviluppo della Basilicata non restino solamente parole e promesse vuote.

La presenza e l’intervento del presidente del Coni Giovanni Malagò nel convegno di giovedì scorso che ha fatto registrare davvero un grande successo in termini di partecipazione sono anche l’input per ricordare che cosa ha significato il dott. Somma per lo sport della nostra regione. E non solo come sua passione diretta sia nelle vesti di spettatore di calcio che di protagonista assoluto quando divenne presidente del Potenza che veniva da alcuni anni abbastanza deludenti.

Potenza costruito con grande competenza e affidato alla guida tecnica di Lino De Petrillo che fu artefice di un grandissimo duello, fino all’ultimo sangue, con la Juve Stabia che si concluse poi allo stadio della Vittoria di Bari con la vittoria dei lucani per il delirio collettivo dei tifosi del Potenza che in molte migliaia seguirono Scarpa e compagni in questa decisiva sfida. Non siamo molto lontani dalla verità se diciamo che il dott. Somma, del quale sono orgoglioso e onorato di essere stato suo collaboratore diretto negli anni di massimo splendore della Banca Popolare di Pescopagano poi diventata, con un’altra grande intuizione del presidente Somma, Banca Mediterranea in seguito alla fusione con la Banca di Lucania, abbia rappresentato, per una miriade di società sportive della nostra regione, dalle più grandi alle più piccole, un’ ancora di salvezza, ovviamente economica, decisiva per permettere ai cittadini lucani di rafforzare, attraverso lo sport, il sentimento di una comunità. Senza tema di smentite si può dire che il dott. Somma è stato, per usare un termine che va di moda oggi, il main sponsor unico e assoluto di tutte le attività sportive, grandi e piccole della Basilicata e al quale un’intera regione si rivolgeva sicura che la risposta del presidente Somma sarebbe stata sicuramente affermativa. E se poi nell’ambito del calcio, della pallavolo, del basket la nostra regione abbia potuto assaporare anche successi e soddisfazioni enormi alle cui celebrazioni il dott. Somma non mancava mai perché le considerava anche sue non perché  assicurava loro un sostegno economico ma perché la sua grande passione per lo sport gli consentiva di gioire per le vittorie delle società lucane in genere, si capisce bene il ruolo decisivo che questo grandissimo figlio della Basilicata ha svolto per lo sviluppo della sua terra in ambiti cosi diversificati ed importanti. Non è nostra intenzione addentrarci in una sterile polemica, ma un aspetto va rimarcato: non si capisce il motivo per il quale   grandi gruppi industriali come l’Eni e fra poco la Total che, grazie al territorio della Basilicata qualche utile, per usare un eufemismo, hanno fatto e faranno ancora, non debbano seguire l’esempio del dott. Somma e diventare i sostenitori economici di tutte le attività sportive di ogni genere che si fanno nella nostra regione. E rispetto alla realtà rappresentata una trentina e passa di anni fa dall’istituto di credito presieduto da Nino Somma che al massimo aveva uno sviluppo di carattere interregionale perché abbracciava anche le vicine Campania e Puglia, qui stiamo parlando di aziende che hanno fatturati mostruosi e per i quali destinare qualche milione di euro allo sport della nostra regione equivale a togliere un bicchiere di acqua dall’oceano.

https://www:lagazzettadelmezzogiornp.it/news/potenza/630293/potenza-strada-per-l-imprenditore -nino-somma.htm

 

Potenza, strada per l’imprenditore Nino Somma

Potenza – L’amministrazione comunale di Potenza intitolerà una strada a Faustino Somma ex presidente della Banca Mediterranea “imprenditore di livello nazionale a servizio della Basilicata” morto lo scorso 13 agosto. Lo ha reso noto l’ufficio stampa.

Nel febbraio del 2022 esce per la UniversoSud Edizioni “La carrozza del capitano” scritto da Angelo Rosario Avigliano. È un romanzo storico che intreccia dati veri e fantasia al fine di narrare parte della vita di Fausto Somma, dall’età giovanile fino agli inizi degli anni ’60, periodo in cui fonda l’allora Industria Siderurgica Lucana, la cosiddetta “Ferriera”. Nel libro l’autore volutamente tralascia la successiva fase imprenditoriale del protagonista, in quanto ne intende sottolineare l’aspetto sentimentale, il sogno di quel futuro moderno che immaginava per la sua amata terra. Affidandosi anche a racconti orali, ricerche genealogiche, accenni poetici, Avigliano scrive questo testo affinché, dell’illustre vagliese, resti sempre vivo il ricordo.

Nel maggio successivo anche l’Amministrazione comunale di Vaglio Basilicata rende omaggio al suo concittadino. In collaborazione con la Fondazione “Faustino Somma”, intitola a lui, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono San Faustino, una piazza e un menhir alto 4 metri. Il monolite è in marmo rosa e contiene riferimenti alle tappe più significative dell’ascesa professionale di chi, come lui, con impegno e lungimiranza riesce a raggiungere la vetta, ovvero i traguardi stabiliti. Tante sono le persone presenti alla cerimonia, autorità politiche della Basilicata, conoscenti, amici. Un ricordo caloroso per l’imprenditore vagliese e un plauso per quest’iniziativa sono arrivati, in video, dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e dal Presidente del CONI Giovanni Malagò. La sua famiglia, commossa, è grata per questo importante momento che evidenzia quanto ancora sia forte l’affetto e il rispetto verso il padre, il marito, l’amministratore, il dirigente sportivo, l’imprenditore e il banchiere che ha messo a disposizione la sua professionalità e la sua umanità per la crescita economica e sociale di Vaglio e della regione intera.

Anna Mollica

 

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