ADOBBATO ROCCHINA

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ADOBBATO ROCCHINA

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Potenza, 15 aprile 1967, talmente innamorata della sua terra, della natura che emana bellezza, al punto che persino la sua professione, per la quale ci ha studiato ed operato a lungo, passi in secondo piano.

La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose”.

 (Henry Miller)

La Professionista

Rocchina Adobbato è talmente innamorata della sua terra, della natura che emana bellezza, al punto che persino la sua professione, per la quale ci ha studiato ed operato a lungo, passi in secondo piano.

Brienza (PZ), notturno

Siamo a Brienza, in Basilicata, a venticinque minuti a sud del capoluogo Potenza. Rocchina è un avvocato, esperta in finanza agevolata ed europrogettazione. Dopo aver esercitato la libera professione di progettazione per enti pubblici e privati su finanziamenti nazionali ed europei, ha fruito di diverse collaborazioni anche di livello internazionale che le hanno consentito di acquisire nuove competenze nell’attuazione, nella gestione e rendicontazione dei finanziamenti e fondi europei, e quindi di crescere professionalmente. Esperienze che l’hanno portata a lavorare spesso in altre regioni ma con le radici saldamente ancorate alla propria dimensione territoriale, che non ha voluto mai tralasciare. In Basilicata ha collaborato a diversi progetti della Pubblica amministrazione in qualità di esperta di fondi strutturali e di investimento europei.  Ha pure collaborato a programmi operativi di sviluppo regionale. Da circa quindici anni opera nel massimo Ente Regionale in qualità di esperta di fondi europei. Insomma, una carriera da fare invidia a chiunque intenda operare nel settore.

 

Rocchina e la sua “Voce del Fiume”

Cancello d’ingresso della dimora “La Voce del Fiume”

Questa sua creatura dimora di charme ha talmente assorbito l’essenza della sua quotidianità che ogni sentimento è filtrato dalla luce del suo borgo storico, creando lei stessa uno charme di romantica spiritualità.

Ebbene, per Rocchina è il richiamo della Voce interiore a scandire i passi, in un cammino per nulla agevole, considerando che le istituzioni territoriali sono spesso indietro rispetto a chi crede nella cultura ed investe in proprio per attuare i propri sogni. Sogni e bellezza, quiete e natura: su questa dimensione Rocchina ha sfidato gli eventi, ben consapevole della importanza del viaggio e della accoglienza quale segno distintivo della terra di Lucania, delle sue genti da sempre aperte allo scambio di culture. E conosce lo spirito che anima i viaggiatori. Coloro che vanno alla ricerca di autenticità e di esperienze, una prossemica come atto comunicativo: calore umano e saggia ospitalità. E così approdiamo in quel luogo fiabesco, che appare così lontano dal mondo: la Voce del Fiume, la signora e padrona Rocchina ci accoglie con il sorriso di chi sa che è il primo biglietto da offrire. Ai piedi dell’imponente castello che ha reminiscenze persino da Federico II di Svevia: è il Castello Caracciolo,

Brienza – Castello Caracciolo

luogo propizio di leggende, di Dame sediziose ed ammalianti, rapimenti pirateschi e tesori nascosti. Quando si giunge alla Dimora di charme si avverte immediato il mormorio del fiume, è il Pergola, che canta ininterrottamente; ecco allora la provenienza del nome: la Voce del Fiume.

Il Fiume” Pergola”

Ogni ambiente della dimora in pietra – recuperata con competenza da Rocchina – è su più livelli, ed emana un fascino particolare: nell’insieme rende un unicum di serenità. Qui, come non spesso accade, si riscontra il genius loci, lo spirito del luogo dei latini, ben più accentuato che in un altrove di frettoloso consumo; forse perché Rocchina sa privilegiare il valore intrinseco dell’esistenza – individuale e collettiva – come nucleo cardine di ogni attività umana. Una vocazione che fa della passione per l’accoglienza e l’ospitalità una cifra vitale: e questo che l’ha portata a realizzare il sogno che aveva fin da bambina.

La Voce del Fiume – giardino esterno

Terrazzo della Suite Perla

Su di lei si legge su prestigiose guide come Michelin e su Lonely planet; nel 2017 ha ottenuto il premio Thalia per la cultura dell’ospitalità, mentre fa parte dei 300 alberghi al mondo che hanno ottenuto il punteggio più alto su booking.com, (premio Traveller Review Awards 2023). Rocchina vanta anche il massimo punteggio su TripAdvisor, e da poco ha ottenuto anche la Certificazione verde europea come azienda sostenibile. La Voce del Fiume ha ricevuto persino la Corona d’Oro di Residenze d’epoca, definendola “la culla dell’ospitalità lucana”. È tutto questo proprio nella cittadina dove Rocchina è nata e cresciuta, toccando il miraggio tenero di quando era bambina. E dunque, tenerezza e tranquillità, che proviene dal latino tranquillĭtas, trans (oltre) e quies (quiete): transitare nella quiete. È quanto noi tutti auspichiamo quando veniamo travolti dalla routine di questo tempo sbandato. Sovviene Arthur Schopenauer quando sostiene che la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.  Ci sono luoghi della storia che il tempo sembra aver cancellato, ma che la tenacia degli uomini si ostina a mantenere in vita: sono i borghi, di cui il nostro territorio se ne vanta e nei quali – parola di Philippe Daverio – si può coniugare la prelibatezza di una fetta di prosciutto ad una pala di altare. I borghi sono piccoli mondi ai confini del mondo dove prendersi cura del tempo. E alla Voce del Fiume il carattere di ogni ambiente è determinato da come le cose sono state pensate e quindi organizzate in una architettura di vita che non ha lasciato nulla al caso.

Nella sua struttura ricettiva è dunque possibile dormire a ridosso della roccia viva, con salotti all’aperto arredati con gusto; un ospite si sente a casa e si può dilettare a fare pasta in casa, dolci e marmellate. Qui, tra pareti di pietra che trasudano secoli di storia e di tradizioni. Ogni stanza profuma di arcaico: spazi ricreati per lasciar dimorare il senso più profondo della vita, lode eccelsa della lentezza; e quindi ogni ambiente ed ogni esterno sono ritemprati per riproporre il tempo che scorre – come il fiume – e nel tempo tutto può restare intatto. Tale genialità la si deve alla intuizione e alla capacità di impresa di Rocchina e di sua figlia Elvira, dolce ed intraprendente come sua madre, con idee che, come tanti giovani, la portano a viaggiare per l’Europa.

La Voce del Fiume è sempre lì ad attenderla: rimembranza di amenità, con lo sguardo ad un’epoca che sembra così lontana, ma che invece appartiene solo ad una o due generazioni passate. Ci confida Rocchina: “Ho sognato tanto di risentire il fruscio delle foglie che ben sanno raccontare, nella nuova veste, la stanza “Diamante” che elegante si affaccia sul mio amato fiume.

Suite Diamante

Suite Rubino

Le stanze “Ametista” e “Smeraldo” che si inseguono come un vecchio levriero insegue la sua preda; la stanza “Rubino” che racconta dell’antico mito del fuoco e del forno, degli Dei Penati e dei parenti ed amici uniti a raccontarsi antiche gesta di eroi e condottieri.

E la stanza “Turchese” che raccoglie la prospettiva della vallata, donandola ai miei ospiti, così come l’architetto che costruì il castello regalò un sogno a sé stesso e agli abitanti dell’antico borgo. La stanza “Corallo” che con i suoi tratti e le sue atmosfere fiabesche, entusiasma l’occhio invitandolo a reggere l’emozione del vento al tramonto e lo scorrere del fiume accompagnato dal volo dei germani.”

La Voce del Fiume è luogo di quiete, necessario in questo tempo di incertezze e di timori esistenziali. Un omaggio alla concretezza, alla vitalità di chi come Rocchina crede da sempre in questa affascinante avventura umana, prima ancora che turistica, fine a sé stessa.                                                                                                     Scriveva Baudelaire che va apprezzata sempre la sensibilità di ciascuno, lì ha sede il suo genio.

Un gradevole turismo amplifica il valore di un territorio, nella sua accezione più concreta. Vige nel viaggio, nella conoscenza, una sorta di riscoperta della mitopoiesi, ciò che rende mitico un luogo, una strada, una comunità, perché fu via di passaggio di culture e di beni, di storie e di conoscenze. Il fiume si lascia raccontare in ciò che il senso della vita può ancora trasmetterci.

E così, la Voce del Fiume non è solo un B&B, è anche luogo metafisico di raccolta di una identità smarrita negli effluvi di questa presunta modernità. Una stasi nel progredire della storia; è come vivere attimi attraverso un tempo sospeso, nella luce dell’alba e nel crepuscolo, e poi la sera che avvolge il borgo fino alla notte. “Se vuoi sapere quanto buio hai intorno, devi aguzzare lo sguardo sulle fioche luci lontane“, scrive Italo Calvino nelle Città invisibili. La luce fioca si riflette nell’acqua del fiume, che leggero e quieto dona a ciascuno la sua buona notte.

di Armando Lostaglio

https://www.ilmattinoquotidiano.it/news/basilicata-free/47756/brienza-amo-la-mia-terra-e-il-mio-lavoro-il-segreto-del-successo-di-rocchina-adobbato.html

 

ECCELLENZE LUCANE

Brienza, «amo la mia terra e il mio lavoro». Il segreto del successo di Rocchina Adobbato

Nella sua struttura ricettiva è possibile dormire nella roccia viva, tra pareti di pietra che trasudano secoli di storia e di tradizioni, nel cuore di uno dei borghi più belli del Italia meridionale, a pochi metri dal Castello Caracciolo

 

DAVIDE DI VITO basilicata@ilmattinodifoggia.it 14.03.2020

Rocchina Adobbato

Brienza – Il turismo in Basilicata sempre più “rosa” grazie alla voglia di far scoprire le bellezze del Marmo Melandro ai piedi del Castello Caracciolo e del borgo antico di Burgentia. La passione per la bellezza, la cura dell’ospitalità e la grande professionalità di un’imprenditrice che ha fatto della sua Dimora storica di charme un gioiello di autentica qualità senza eguali. Stiamo parlando della manager Rocchina Adobbato. E noi l’abbiamo incontrata per raccontarci il suo successo imprenditoriale e professionale.

 

Lei è una manager del turismo lucano madrina dell’accoglienza. Qual è il suo segreto?
Sono semplicemente una persona che ama la sua terra e il suo lavoro, che mette amore e passione in tutto ciò che fa, che apre la sua casa agli ospiti (mai clienti) e li accoglie con un abbraccio che sa di calore e di ospitalità autentica. L’emozione che vivo ogni giorno a contatto con i miei ospiti è linfa vitale per il mio cuore e per la mia anima. Probabilmente la luce nei miei occhi è percepita e accolta, il racconto della mia terra e della mia creatura (B&B) appassiona e incanta. Con i miei ospiti si crea, di solito, una sorta di cordone ombelicale che non si spezza, anche quando vanno via. Inevitabili gli abbracci alla partenza e di solito qualche lacrima per il distacco. Alcuni ritornano, con altri ci sentiamo di tanto in tanto, molti diventano i miei amici.

 

Come è riuscita a rendere la sua struttura “La Voce del Fiume” una location molto appetibile sul mercato italiano e straniero?

Sicuramente la peculiarità della Dimora e il contesto in cui si trova. Dormire nella roccia viva, tra pareti di pietra che trasudano secoli di storia e di tradizioni, nel cuore di uno dei borghi più belli del Italia meridionale, a pochi metri dal Castello Caracciolo, abbracciati dalla natura e con una vista panoramica sulla vallata e sul fiume non capita tutti i giorni.

Un “recupero conservativo fedele” ha consentito di preservare l’autenticità del luogo. Un lusso discreto e grezzo, ma al tempo stesso elegante e senza tempo, un ambiente intimo, dove risvegliarsi tra il profumo di torte fatte in casa e andare a dormire allietati dal sottile rumore della voce del fiume che scorre a valle, è sicuramente un’esperienza sensoriale unica che perpetua ancora oggi tradizioni e valori antichi. Alla Voce del Fiume tutto ha il sapore dell’autenticità e della tradizione. Un luogo dove il soggiorno è arricchito da esperienze polisensoriali. Offriamo ai nostri ospiti la possibilità di partecipare ai laboratori artigianali come quelli della pasta fatta a mano, dei dolci tipici, delle confetture e delle marmellate, ma anche agli eventi culturali, presentazioni di libri, spettacoli teatrali o di musica. E poi ci sono tutti i servizi legati all’accoglienza e alla scoperta della nostra terra. Organizziamo itinerari e visite guidate, occupandoci di prenotazioni e ticket, suggeriamo e prenotiamo ristoranti da noi selezionati, per far apprezzare il meglio della nostra gastronomia e delle nostre tradizioni. In questo modo l’ospite non è mai solo, una sorta di “guida virtuale” lo accompagna dall’arrivo alla partenza.

 

Oltre ad essere una manager lei è anche un avvocato, un’imprenditrice e una madre. Come fa a conciliare tutto questo?

Il vero segreto è sicuramente amare il proprio lavoro e fare ciò che piace. Riesco a conciliare questi ruoli perché in ognuno c’è una spinta emozionale forte, che dà vitalità ed energia. Per quanto riguarda il mio ruolo di mamma, avendo una figlia grande che mi aiuta e mi supporta nell’attività, il mio ruolo è sicuramente meno impegnativo. E’ soprattutto lei che aiuta me, alimentata dalla mia stessa passione e amore per l’accoglienza. Per gli altri due ruoli che sono molto più impegnativi e richiedono dedizione costante, l’unico segreto è svegliarsi prima dell’alba e andare a dormire molte ore dopo il tramonto. La giornata lavorativa è davvero lunga, ma ricca di tante soddisfazioni!

 

Quali sono, secondo lei, gli aspetti da migliorare per il turismo del Marmo Melandro dove lei opera?

Sicuramente bisogna migliorare il livello di tante strutture che operano nel settore, favorendo attraverso la formazione di tutti gli operatori uno standard qualitativo più elevato. E poi favorire maggiore integrazione sia tra pubblico e privato, che tra operatori privati, al fine costruire un‘offerta turistica più ricca e di qualità e favorire una permanenza più lunga sul territorio. Occorre poi aprire info point nei luoghi strategici, l’informazione deve essere accessibile a tutti e favorire l’apertura di tutti i luoghi da visitare, non solo nei fine settimana o nei festivi. Bisogna rendere fruibili i nostri attrattori e le nostre bellezze tutto l’anno!

 

Recentemente ha istituito un premio per valorizzare le eccellenze italiane. Come mai questa scelta?

L’idea del premio scaturisce dal desiderio di valorizzare e far conoscere la mia terra. Non solo le bellezze architettoniche, storiche, naturalistiche ed enogastronomiche ma anche la cultura, l’arte la musica, attraverso le eccellenze che si sono distinte nei vari ambiti, non solo a livello regionale ma nazionale. Da sempre apriamo le porte della nostra Dimora alla cultura, all’arte, alla musica. La Voce del Fiume è un luogo dove si riscoprono tradizioni e valori antichi, ma anche il piacere di stare insieme, il valore della convivialità e ogni nostro evento celebra questi valori.

 

I prossimi obiettivi a cui sta lavorando?

Il mio sogno è di aprire un piccolo centro benessere all’interno della Dimora, utilizzando una grotta naturale e alcuni spazi del giardino. L’idea è di completare il “soggiorno di relax” attraverso un itinerario di benessere per la mente e per il corpo. Ma su questo non voglio svelare di più. Il progetto sta prendendo forma e a breve inizieremo i lavori.

 

In questo momento di emergenza sanitaria da Coronavirus anche il turismo ne risentirà molto. Come pensa si potrà uscire dalla crisi?

Questo è davvero un momento difficile per l’economia nazionale e forse mondiale. Tutti i campi ne stanno risentendo e sicuramente anche il turismo. Personalmente sono ottimista e fiduciosa. Nonostante riconosca la difficoltà di questo momento, mantengo uno sguardo ottimista sul futuro: questa non è la prima crisi che il settore del turismo si trova ad affrontare. Il turismo ha superato altre crisi del passato e supererà questa, perché viaggiare è insito nell’animo dell’essere umano e perché grazie all’impegno di ciascuno di noi, riusciremo a far scoprire ai viaggiatori la dimensione più autentica e genuina del nostro Paese. Personalmente utilizzo questo periodo di chiusura dell’attività per fermarmi a riflettere con più calma. Molto spesso i ritmi frenetici del quotidiano non me l’hanno consentito. Sto studiando e mettendo a punto nuovi progetti e nuove azioni che porteranno rinnovata linfa alla mia attività. Sicuramente si potrà uscire da questa situazione, se ciascuno di noi non si abbatte e con forza e ottimismo ci crede, perché rialzarsi è possibile e dipende solo da noi!

 

E per finire cosa si augura per il turismo lucano e per la Basilicata tutta?

Di conservare la sua dimensione di “terra autentica” e di “terra da scoprire”. Una terra di nicchia per un turismo di nicchia. Di continuare ad accogliere visitatori e viaggiatori con il calore dell’accoglienza tipica lucana e con quella genuinità che ci caratterizza, ma con un a punta di professionalità in più. Continuiamo ad investire tempo, risorse ed energie per far conoscere, apprezzare e scegliere la nostra terra!

https://www.ondanews.it/la-banca-monte-pruno-presente-a-brienza-al-premio-la-voce-del-fiume-per-promuovere-le-eccellenze-del-territorio/

La Banca Monte Pruno presente a Brienza al Premio “La Voce del fiume” per promuovere le eccellenze del territorio

12 Settembre 2021

La Banca Monte Pruno è intervenuta con il VicePresidente Antonio Ciniello ed il Direttore Generale Michele Albanese alla seconda edizione del Premio Nazionale “La Voce del fiume 2021” tenutosi nel borgo medievale di Brienza.

Tra i premiati ci sono la scrittrice e giornalista Imma Vitelli, il soprano Paola Francesca Natale, premiata proprio dal Direttore Albanese, l’attrice Anna Rita Del Piano, lo stylist Giovanni Ciacci e l’imprenditore Fabrizio Tarricone di Birra Morena.

Il Premio “La Voce del fiume” è un tributo riservato a quei professionisti che, nel corso dell’anno, si sono distinti in vari settori, dallo spettacolo alla musica, dall’arte alle professioni.

È stata una serata di promozione del territorio e delle aziende che su esso operano da anni per lo sviluppo del settore turistico nonché un’occasione per rendere omaggio a quanti sono impegnati nei campi dell’arte, della cultura, della musica, del cinema, del teatro, della letteratura, delle scienze e della pubblica amministrazione. L’importante evento è stato fortemente voluto ed organizzato dal B&B “La Voce del fiume” dell’imprenditrice Rocchina Addobbato, uno dei luoghi più particolari della Basilicata incastonato nel cuore del borgo medievale di Brienza, all’ombra del Castello Caracciolo.

La serata, condotta dalla giornalista Annamaria Sodano, è stata allietata da un quartetto d’archi che ha eseguito musiche da film.

Dopo la premiazione all’interno della straordinaria struttura ricettiva si è svolta una raffinata degustazione di prodotti gastronomici del territorio.

Il Direttore Albanese dopo aver ringraziato Rocchina Addobbato per aver scelto anche quest’anno la Banca Monte Pruno come partner della bella iniziativa, ha dichiarato che “il nostro territorio ha bisogno di farsi conoscere, soprattutto sotto il versante turistico e culturale e con iniziative di questo tipo, attraverso le proprie eccellenze, insieme ad una costante ricerca delle tradizioni che contraddistinguono la nostra terra, abbiamo l’opportunità di creare quel valore aggiunto capace di garantire una maggiore visibilità  nei principali mercati nazionali ed internazionali. Ed in tutto questo la Banca del territorio come la Monte Pruno assume un ruolo fondamentale, di autentico riferimento territoriale in un contesto sociale ed economico in continua evoluzione”.

 

Claudia Monaco

La Voce del fiume: una scelta di benessere (lo Scrigno del benessere)

Con l’apertura del centro olistico si aggiunge un nuovo tassello al progetto di Rocchina Adobbato, animata non solo dall’amore della sua terra e del suo lavoro ma anche dal desiderio di prendersi cura del benessere dei suoi ospiti. Un altro sogno si realizza.

La vacanza alla Voce del fiume non è solo scoperta del territorio e delle sue peculiarità, ma anche scoperta o riscoperta di sé stessi, una vacanza introspettiva e salutare, terapeutica e curativa, per entrare in contatto con sé stessi, coltivare consapevolezza e sane abitudini.

La Voce del fiume propone un nuovo concetto di vacanza e una nuova filosofia di viaggio che punta soprattutto al benessere psicofisico e alla rigenerazione di corpo e mente.

Alla base del benessere la “natura” e i “trattamenti olistici” effettuati in collaborazione con l’Associazione Igea salute e benessere, affermati professionisti e dottori specializzati in ozonotoerapia, ioniterapia, iridologia, nutrizione, naturopatia, pranoterapia e antiche tecniche medievali (coppettazione, agopuntura).

Ricca è l’offerta per chi vuole approfittare della vacanza per prendersi cura di sé e accogliere i suggerimenti   per ridurre e gestire lo stress e per un corretto e sano stile di vita. Dai rituali di dimagrimento localizzato alle colazioni personalizzate in base alle esigenze individuali (intolleranze alimentari), rituali rigeneranti piedi con riflessologia plantare e digitopressione. Rituali benessere con tecniche medioevali, come le antiche coppettazioni lungo la colonna, brividi di medicina naturale. Cure personalizzate con le erbe officinali del Parco dell’Appennino Lucano per incrementare le difese immunitarie e ridurre lo stress. Trattamenti viso e corpo anti-age e antistress all’ozono per raggiungere bellezza e benessere.

E poi passeggiate ecologiche e terapeutiche in armonia con la natura attraverso i sentieri del Parco, ricchi di biodiversità, alla ricerca delle erbe officinali e alla scoperta dei suoni e dei colori della natura che affascina ed emoziona in tutte le stagioni.  Ma anche passeggiate nel cuore della natura per ritrovare sé stessi in un viaggio di esplorazione, scoperta, accettazione ed evoluzione di ciò che realmente siamo!

 

Fitoterapia, medicina naturale, omeopatia, floriterapia e psicologia emozionale, ioniterapia e idro-zono terapia, sono il “volano della salute” e i principi alla base della filosofia del benessere della Voce del fiume. Alcuni trattamenti si effettuano nella suggestiva e antica grotta naturale della dimora (la grotta di Bianca) dove si pratica aerosolterapia a base di propoli, cristalloterapia, agopuntura, auricoloterapia per smettere di fumare; altri all’aperto sui terrazzi e nel giardino dove una tinozza all’ozono consente un idromassaggio a contatto diretto con la natura.

“La Voce del fiume”

Dimora storica di charme, con un animo romantico, un cuore passionale e la Basilicata tutta intorno.

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