SANTOLIQUIDO ANNA

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SANTOLIQUIDO ANNA

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Forenza (PZ) 28 settembre 1948

Poetessa, scrittrice e saggista, ha pubblicato numerosi saggi, articoli, racconti e poesie; ha fondato e presiede il Movimento Internazionale “Donne e Poesia”, giunto al 34º anno di attività, organizzandone i Convegni.

Nasce a Forenza il 28 settembre 1948 e si laurea a Bari in Lingue e letterature straniere. Sulla sua vita ha scritto nel 2017 un libro esaustivo Francesca Amendola, Anima mundi-La scrittura di Anna Santoliquido edito da Aviapervia di Oppido Lucano.

Forenza è un municipio fondato dai romani a due passi da Venosa e conserva ancora tracce del passato latino e medievale. Dopo le primarie, la Santoliquido lascia la cittadella e passa a Bari, dove insegnerà lingue nelle scuole medie e presso la stessa Università. Dalla metà degli anni Ottanta milita ne “la Vallisa”, un gruppo di poeti e saggisti fondato da Daniele Giancane e versata in poesia e saggistica comincia a pubblicare testi nell’organo del gruppo.

Il nucleo centrale della poesia della Santoliquido è la civiltà contadina, come lei stessa lascia intendere nel poemetto d’esordio I figli della terra, che Tommaso Pedio presentò nel 1981 in un incontro organizzato dalla “Famiglia lucana” all’hotel Ambasciatori di Bari. Vi si celebra la sua nascita e la sua vita in un mondo di miserie e ritardi sull’altopiano lucano: Sono nata in via Meridionale/in un mattino di settembre/ le vicine offrirono alla puerpera/latte di capra e brodo di colombi/sono cresciuta tra muli e asini/granai e botti di rovere”, sesta di sette figli. Ad accogliere la famiglia una casa di pietra che diventa nella prima parte della sua vita un nucleo poetico e punto di riferimento letterario: “Ho rivisto/dopo anni/la casa di pietra/avvolta dal sole/e dalla quiete”. Una poesia di memoria e di rimpianti, una poesia dolente che nasce dal tesoro perduto del passato.

La visione contadina si presenta anche come una prosecuzione della poesia di Scotellaro e un’aperta resa dei conti con un mondo che è fatto di memoria e di tenerezza verso un nido ormai in via di abbandono e di sparizione. Ma a vincere una sorta di tardivo oleografismo iniziale è la fuga verso Bari e poi verso Londra, la metropoli nella quale deve perfezionare la lingua inglese.  Anna si libera progressivamente del mondo delle origini, per quanto nel profondo del suo cuore sia complicato sganciarsi, tant’è che si impegna nel far tradurre in molte lingue e nel rendere centrale l’immagine della sua Casa di pietra.  Ma ciò che non potrà mai cancellare dai suoi versi sarà il richiamo costante ad elementi autobiografici. La sua poesia è lei stessa.

Un qualche allontanamento dal mondo dell’infanzia lo porterà un convegno tenuto a Bari nel 1983 sulla poesia al femminile. La Santoliquido ha un’improvvisa consapevolezza del ritardo con cui le donne hanno alzato la testa, anzi dell’assenza delle donne dal mondo intellettuale. Scrivono versi ma non hanno mai asilo nelle antologie nazionali, non nei luoghi dove conta esserci. Per esempio nei libri scolastici. L’intuizione le offre il destro per un colpo di reni improvviso. Nasce di qui, infatti, il progetto che poi diventa nel 1985 Movimento donne e poesia. In quel contesto, Anna non discute solo di poetesse affermate ma presenta una sorta di vivaio, ovvero di giovani autrici. Nell’antologia Il vivaio allo specchio edito nel 1996 appaiono i versi di nove giovani autrici. La linea è sempre quella avviata da Giancane a metà anni Settanta, la stimolazione della creatività, la ricerca di promesse letterarie.

Ma ciò che la Santoliquido pratica nella quotidianità la spinge sul versante della lingua poetica a tentare una strada sperimentale, il compromesso in poesia tra italiano e inglese. La lingua è ormai invasa da tali barbarismi che sarà il caso di mescolare nei versi i lacerti di due mondi linguistici diversi ma sempre più figli della globalizzazione. Accade in Decodificazione, che usa versi come “time and stones…life in death…womb and tomb”.

Intanto sempre più il progetto di Donne e poesia trova consensi in Italia, vi aderiscono Margherita Guidacci, Maria Luisa Spaziani, Neria De Giovanni. Con queste donne la Santoliquido coltiva un’idea che si contrappone al femminismo degli anni Settanta. Si può urlare per il diritto d’asilo ma non uccidere il senso dell’essere donna, la donna il cui compito è dare linfa alla vita. La centralità della donna nel destino dell’esistenza è la sua forza. Lo ribadisce nei versi di Ofiura, una creatura marina che è tentacolare e fragile al tempo stesso. Intanto Giancane aveva aperto all‘est Europa. Gli aveva fatto da apripista il poeta, traduttore e console serbo Dragan Mraovich. Dragan traduce tutto e tutti, coltiva il progetto dell’incontro, del dialogo, aiuta i poeti della Vallisa a gettare ponti con l’est. La Santoliquido si sente travolta dal progetto di attraversare Serbia Montenegro, Croazia, Romania, Albania.

Questa linea è ben raccontata nel testo di Stelle zingare del 1990, nel quale l’interesse per i carmi gitani raccoglie la passione della poetessa per le distese del Danubio e anticipano quella che sarà la linea portante delle raccolte successive dal 1992 in poi, il cui grimaldello è Trafigurazione. Dopo aver cercato nei campi della sperimentazione linguistica, Anna scopre, grazie alla frequentazione dei popoli dell’est una ulteriore forma di semplicità. La trasfigurazione è un ritorno alle creature della natura e della quotidianità, ma è anche un inno alla vita, alla storia, all’infelicità dei popoli e al proprio destino di donna e di madre in un mondo sempre più complesso e difficile da abitare.

Su questa linea si pongono i versi di Rea confessa (Udine 1996), Bucarest (Udine 2001), i Versi a Teocrito, (Bari, 2015). Versi che le procureranno traduzioni e prestigiosi riconoscimenti, tra cui la cittadinanza onoraria di Mrcajevci nel 2010 e riconoscimenti alla carriera dalla Provincia di Bari e dalla città dei Jesi.

Anna Santoliquido

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

 

Anna Santoliquido (Forenza, 28 settembre 1948) è una poetessa, scrittrice e saggista italiana.

Nata a Forenza (Potenza), vive da molti anni a Bari dove si è laureata in Lingue e Letterature Straniere. Docente di Inglese, ha collaborato nella stessa Università. Ha pubblicato numerosi saggi, articoli, racconti e poesie. Ha fondato e presiede il Movimento Internazionale “Donne e Poesia”, giunto al 34º anno di attività, organizzandone i Convegni. Traduttrice, fa parte delle redazioni di diverse riviste, tra cui “La Vallisa” e “Clic: Donne 2000” – giornale delle italiane in Germania. Opera in associazioni culturali. È membro del Coordinamento della Sezione Nazionale Scrittori SLC-CGIL e responsabile per “Puglia‑Basilicata”. È responsabile per la Puglia del PEN Club Italia. Dirige laboratori di poesia nelle scuole. Ha presieduto, fino alla ventesima edizione, il progetto artistico-letterario Arcobaleno terminato nel 2009 presso la Scuola Media Statale “Luigi Lombardi” di Bari. Ha svolto stimolazione poetica nel supercarcere di Trani. Ha tradotto dallo spagnolo Diez poesie (La Vallisa, Bari, 1986) e dall’inglese vari poeti contemporanei. È presente in numerose riviste, antologie e saggi critici nazionali e internazionali, tra cui Scrittrici Italiane dell’ultimo Novecento, di Neria De Giovanni, a cura di Giacomo F. Rech, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità tra Uomo e Donna (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 2003), Pet Sodobnih Italijanskih Pesnikov (Cinque Poeti Italiani Contemporanei, Lubiana, 2003), a cura di Jolka Milič e La Vallisa – I nostri primi vent’anni con la Serbia (Evro-Giunti, Belgrado, 2007), a cura di Dragan Mraović, Les barisiens – Letteratura di una capitale di periferia 1850-2010 – Bari, 2010 di Daniele Maria Pegorari. Sue poesie sono state tradotte in inglese, spagnolo, serbocroato, cecoslovacco, greco, sloveno, romeno, armeno, cinese, albanese, francese, ungherese, arabo, tedesco, russo, macedone, turco, latino, polacco, bulgaro, persiano e braille. La bibliografia sulle sue opere è vastissima.

 

Opere

Poesia

  • I figli della terra(Edizioni Fratelli Laterza, Bari, 1981). Premio Città di Napoli.
  • Decodificazione(Edizioni Fratelli Laterza, Bari, 1986).
  • Ofiura(Edizioni Fratelli Laterza, Bari, 1987).
  • Trasfigurazione(Edizioni Fratelli Laterza, Bari, 1992).
  • Nei veli di settembre(La Vallisa, Bari, 1996).
  • Rea confessa(Campanotto Editore, Udine, 1996).
  • Il feudo, (Pulcinoelefante, Osnago, 1998).
  • Confessioni (di fine Millennio), (Uniongrafica Corcelli, Bari, 2000).
  • Bucarest(Campanotto, Udine, 2001).
  • Quattro passi per l’Europa– poesie scelte tradotte in tedesco inglese greco (Edizioni Rega, Bari, 2011)
  • Plaquette Nei cristalli del tempo – poesie per Genzano (Genzano di Lucania, 2015)
  • Versi a Teocrito con traduzione in greco inglese Tedesco Russo (Progedit, Bari, 2015)

 

Teatro

  • Il Battista, rappresentato a Mesagne a gennaio 1999, con la regia di Ettore Catalano.

Ha coordinato il volume La prosa breve slovena – Antologia di autori contemporanei (Levante editori, Bari, 2006), con Roberto Dapit.

  • I diritti negati con Patrizia Sollecito (Edizioni Rega, Bari, 2011)

 

Saggi critici sull’Autrice

  • Anima mundi. La scrittura di Anna Santoliquidoa cura di Francesca Amendola. (AVIAPERVIA produzioni multimediali, Oppido Lucano (PZ), 2017)
  • Parole in festa per Anna Santoliquido, a cura del Laboratorio Don Bosco oggi. (IF Press, Roma, 2018)
  • Una vita in versi – Trentasette volte Anna Santoliquidoa cura di Francesca Amendola. (LB edizioni, Bari, 2018)
  • Tesi di laureasulla sua scrittura, discussa all’Università di Bari nel 2019

 

Booktrailer sull’Autrice

  • Ritratto di Autrice, a cura di Letizia Lamartire, 2011
  • Versi erranti, a cura di Giuseppe Massarelli, 2016

 

Riconoscimenti letterari

  • Premio Internazionale Europa – Sezione Poesianell’aprile del 1994 dalla Provincia di Pisa
  • Premio “Donna 2002 – Anna Teresa Stella”assegnato dal Kantiere d’Arte Multimediale “Il Centauro” Bari.
  • L’”Anello d’oro”nel 2009 dalla “PKZ Beograda” (Associazione per la cultura e l’istruzione di Belgrado).
  • La “Carta di Morava”Serbia, 2010.
  • La cittadinanza onorariaa Mrcajevci, 2010
  • Membro onorario dell’Associazione Scrittori della Serbianel 2010
  • Rappresentazione teatrale del poema “Città fucilata”il 21 ottobre 2010, a Kragujevac.
  • Riconoscimento alla carriera dall’Amministrazione Provinciale di Barinel 2012.
  • Riconoscimento alla carriera dal Comune di Forenza(PZ) nel 2012.
  • Conferimento della Laurea Apollinaris Poeticadall’Università Pontificia Salesiana di Roma, nel 2017.
  • Membro onorario dell’Unione degli Scrittori Indipendenti della Bulgaria, nel 2017.
  • Riconoscimento alla carriera “L’arte in versi”assegnato a Jesi nel 2018 dall’Associazione Culturale Euterpe.
  • Premio “WOMEN IN…ART 2018”BIBART – Biennale Internazionale d’Arte di Bari

Diploma e Medaglia d’Onore dell’Unione degli Scrittori Indipendenti della Bulgaria nel 2018

https://www.progedit.com/prodotto/versi-a-teocrito/

Anna Santoliquido, nata a Forenza (Potenza), vive a Bari dove insegna Inglese. Poetessa, scrittrice e saggista, ha pubblicato diciotto raccolte di poesia, un volume di racconti e ha curato diverse antologie, tra le quali Zgodbe z juga – Antologija juznoitalijanske kratke proze (Lubiana 2005). È autrice dell’opera teatrale Il Battista, rappresentata nel 1999. Traduttrice e operatrice culturale ha fondato e presiede il Movimento Internazionale “Donne e Poesia”. Fa parte del Direttivo del Sindacato Nazionale Scrittori ed è responsabile per la Puglia del PEN Club Italia. È membro onorario dell’Associazione Scrittori della Serbia. Le sue poesie sono state tradotte in diciotto lingue. È presente in numerose riviste, saggi critici e antologie nazionali e straniere, tra cui Scrittrici Italiane dell’ultimo Novecento (Roma 2003). È redattrice di varie riviste, tra cui “La Vallisa” e “Clic”. Ha conseguito numerosi riconoscimenti letterari nazionali e internazionali. Nel 2010 le è stata assegnata la cittadinanza onoraria a Mrcajevci (Serbia).

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