OLIVIERI IGNAZIO

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OLIVIERI IGNAZIO

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Matera, 21 marzo 1953 – Trivigno (PZ), 28 luglio 2017

Professore ordinario di Reumatologia e Direttore U.O.C. di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera “San Carlo” di Potenza; la Società Italiana di Reumatologia (SIR), nelle votazioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale, lo elegge Presidente per il biennio 2014-2016; Nel 2016 Olivieri organizza a Matera la conferenza mondiale sulla malattia di Behçet.

Olivieri Ignazio, professore ordinario di Reumatologia e Direttore U.O.C. di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera “San Carlo” di Potenza, nasce a Matera il 21 marzo del 1953. Nel ‘71 consegue il diploma di maturità presso il Liceo Classico “E. Duni” della sua città, poi si trasferisce a Pisa dove frequenta la facoltà di Medicina e Chirurgia, laureandosi con lode nel ’78. Appassionatosi alla Reumatologia, ne consegue la specializzazione cinque anni dopo, sempre a Pisa, città in cui abiterà per oltre venti anni. Tra il 1987 e il 1993 diventa responsabile del gruppo di studio sulle spondiloartriti e sulla malattia di Behçet presso l’Unità Malattie Reumatiche dell’Istituto di Patologia Medica 1 della medesima Università. Il medico lucano crede nell’enorme valore della ricerca. Più avanti dichiarerà: “Volevo fare ricerca tenendo ben presente il paziente, spesso ridotto alla stregua di un numero. Io, invece, non volevo perdere il rapporto con il paziente, durante l’attività di ricerca. È per questa ragione che mi sono dedicato alla ricerca clinica, in quanto in grado di coniugare queste mie due esigenze”.

Nel ‘93 si trasferisce a Bologna dove lavora al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Qui resta fino al ‘98, anno in cui insieme alla moglie Angela Padula anche lei lucana ed affermata reumatologa, accetta di tornare nella sua regione con l’incarico di creare un centro per le cure reumatologiche, assente in Basilicata. Ricorda “Inutile dire che la proposta mi apparve all’inizio come un fulmine a ciel sereno: io vivevo a Bologna, allora, il mio primario stava per andare in pensione e, nel giro di due mesi, sarei potuto diventare primario al Sant’Orsola, uno degli ospedali italiani più prestigiosi. D’altra parte, la sfida che mi si proponeva, ovvero quella di costruire un centro di rilevanza nazionale e internazionale nella regione del sud considerata più depressa, mi allettava molto”.

La nuova struttura si propone di fermare l’emigrazione sanitaria dei pazienti reumatologici lucani, costretti a curarsi altrove con forti esborsi per l’Ente regionale il quale conta di investire le stesse cifre in casa propria. Il dottor Olivieri è la persona più adatta allo scopo in quanto rinomato esperto della materia e in più lucano, requisiti che ben si prestano alla buona riuscita del progetto e in tempi relativamente ristretti. Comincia, così, a prendere forma il Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata, un centro inter-aziendale attivo presso l’Ospedale San Carlo di Potenza e l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Grazie alle professionalità messe in campo e all’alta dedizione al lavoro sua e dei collaboratori da lui stesso scelti, nel giro di pochi anni la struttura diventa un centro avanzato che garantisce alti livelli di assistenza e cura, in grado di competere con altri analoghi presenti in Italia. E non solo. Il Dipartimento svolge, secondo le linee guida dettate dal suo direttore, attività di ricerca sulle diverse tipologie di malattie reumatiche, spesso rare, che si protrae oltre l’orario di lavoro e l’ordinaria retribuzione.

Nel tempo il Dipartimento di Reumatologia acquista notorietà tanto da accogliere, oltre i lucani che, per giunta, possono afferire agli ambulatori territoriali, anche persone provenienti da altre regioni italiane, quali Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Molise, Lombardia, Lazio, Toscana che qui trovano assistenza, sotto forma di ricovero o visita ambulatoriale. Le malattie reumatiche, di cui si contano circa 150 orientativamente divise nei due grossi gruppi di malattie degenerative-metaboliche e malattie infiammatorie, costituiscono la prima causa di disabilità e dolore in Europa. Richiedono, a garanzia di una migliore remissione clinica della malattia, tempestività diagnostica ed appropriatezza terapeutica assicurate, oggi, da un nutrito corredo curativo che comprende nuovi trovati farmacologici e approcci multidisciplinari integrati, idonei a rispondere a quadri clinici, spesso, complessi. L’approccio al paziente deve essere, dunque, ad ampio spettro e la componente psicologica può fare tanto. Con “Il paziente al centro” il medico materano mette in pratica il concetto dell’umanizzazione della cura, la medicina dal volto umano che è attenta alle necessità del malato e coniuga terapia e affabilità. “Il contatto con i miei pazienti – confida – mi ha riempito la vita e mi ha dato la possibilità di conoscere persone straordinarie, di gestire insieme a loro la malattia ed i complimenti che mi fanno sono testimonianza tangibile del risultato di questa attività”.

Ogni anno il dottor Olivieri rende pubblico il resoconto delle attività del suo Dipartimento che mostra una costante crescita in termini di prestazioni mediche e pubblicazioni scientifiche. Il report annuale risponde all’esigenza di trasparenza su come vengono investiti i soldi pubblici, e di informazione ai cittadini sui servizi sanitari erogati dal Centro reumatologico. La crescita, in fondo, insegue quella della fama nazionale ed internazionale raggiunta dal suo direttore, accreditato clinico e ricercatore, autore di studi, circa 350, pubblicati sulle prestigiose riviste scientifiche mondiali, svolti in collaborazione con gruppi di ricerca presenti ovunque si parli di malattie reumatiche.

Olivieri è, infatti, uno dei massimi esperti al mondo della sindrome di Behçet. È membro dell’American College di Reumatologia, del Comitato editoriale del Journal of Rheumatology, del Comitato editoriale del supplemento annuale sulla malattia di Behçet e la febbre mediterranea familiare della reumatologia clinica e sperimentale; del Comitato editoriale dell’Iranian Journal of Rheumatology. Fa parte, inoltre, del Comitato Editoriale dell’American Latin Journal of Psoriasis and Psoriatic Arthritis del gruppo LER (La lettera all’editore in reumatologia), di ASAS (assessment Ankylosing Spondylitis – valutazione in Spondilite anchilosante), del gruppo di studio PPA (psoriasi e artrite psoriasica).

Alla luce di questi brillanti traguardi, la Società Italiana di Reumatologia (SIR), nelle votazioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale, lo elegge Presidente per il biennio 2014-2016. È il primo lucano a raggiungere il vertice di una società scientifica nazionale. “Grandissima è la mia soddisfazione per questo riconoscimento che, nella mia persona, apprezza e dà valore alla mia struttura e alla mia terra”, è il commento del medico che ottiene l’idoneità all’insegnamento universitario come professore ordinario di reumatologia, giustissimo riconoscimento allo scienziato che ha fatto della reumatologia lucana, una vera e propria scuola.

Tuttavia la rete reumatologica regionale va ancora completata. Nel 2016 il Dipartimento assume la denominazione di Istituto Reumatologico Lucano – IRel – con la missione di continuare a fornire la migliore qualità delle cure e delle attività assistenziali, in un contesto di ottimizzazione delle risorse disponibili, di integrazione con le strutture ospedaliere e territoriali, e di sostegno alla ricerca clinica. È senza dubbio un passo avanti importante in termini di operatività e prestigio, ma il professore guarda ancora più in alto. Vuole che l’IRel venga riconosciuto come IRCCS – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – a considerazione del lavoro di ricerca svolto dai suoi medici, costantemente oggetto di pubblicazioni scientifiche. La meta è ambiziosa ma doverosa per un Dipartimento che, nato dal nulla, è riuscito passo dopo passo, a conquistarsi con le sole sue forze, un ruolo di tutto rispetto nel panorama italiano della Reumatologia e che, grazie ai fondi ottenuti dal cambio di status, potrebbe potenziare l’organico professionale e tecnologico, così da competere con i colossi della Reumatologia europea e mondiale.

Per questo il professore moltiplica gli appelli alle istituzioni regionali affinché diano seguito ad un consenso già espresso nel 2015 con uno stanziamento destinato alla nascita dell’IRCCS Reumatologico, alla luce, peraltro, di un interessamento ministeriale che ha permesso l’incremento della produzione scientifica tramite l’assunzione di nuovi ricercatori. Il percorso, tuttavia, è intrapreso e pare essere positivamente irreversibile.

Nel 2016 Olivieri organizza a Matera la conferenza mondiale sulla malattia di Behçet. È un ritorno a casa in grande stile, un onore per lui riuscire a far ospitare nella città in cui è nato, un appuntamento così importante dopo l’ultima edizione di Parigi nel 2014. E che coincide con il primo evento nell’ambito di Matera capitale della cultura 2019.

Per di più, va aggiunto un altro successo per il professore che viene votato “Personaggio Lucano dell’anno 2016” da un sondaggio lanciato sul web dalla testata locale, Il Quotidiano del Sud. Scopre così che l’amore per la sua terra e la sua gente è totalmente ricambiato, e che la sua terra e la sua gente gli riconosce i suoi grandi meriti.

Il Prof. Ignazio Olivieri muore il 28 luglio 2017 nella sua casa di Trivigno, paese poco distante da Potenza, dove si era stabilito con la famiglia dopo il ritorno dall’Emilia Romagna. Tra il cordoglio generale, scompare l’uomo dall’animo gentile, modesto, pratico che non hai ceduto alle lusinghe della notorietà. Un male inguaribile lo ha portato via dalla comunità scientifica internazionale che perde un luminare della Medicina, dai suoi collaboratori che perdono un punto di riferimento, dai suoi pazienti ai quali ha fornito cure e coraggio e che lo porteranno sempre nel cuore. E lo ha portato via dai suoi affetti che ereditano l’operato di anni di appassionato lavoro condiviso, appunto, con la moglie Angela nominata in seguito, meritatamente, direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Reumatologia dell’ospedale di Potenza. “Continua il percorso della Reumatologia – ha dichiarato la dottoressa Padula – un percorso che non è stato mai interrotto dalla scomparsa di mio marito e che anzi è stato portato avanti con maggiore determinazione”.

“Tutto quello che viene acquisito è acquisito grazie alla ricerca” ripeteva il professore che contava sulle future generazioni per l’avanzamento della Conoscenza. “La mia generazione ha fatto il suo tempo. Noi oggi abbiamo un ruolo fondamentale, è quello di mettere nelle condizioni migliori chi dovrà seguirci, chi dovrà portare avanti tutto quello che abbiamo costruito. E dobbiamo puntare sui giovani”. Da qui l’erogazione di borse di studio da parte della SIR per incoraggiare le nuove professionalità e i loro studi. A queste si aggiunge quella conferita dall’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza e dalla Regione Basilicata a lui intitolata.

“Sono fiero di essere lucano, sono materano ma mi sento soprattutto lucano” asseriva ritenendo che la vera forza della Basilicata sono i piccoli comuni, realtà incredibili che dovevano poter usufruire degli stessi servizi di chi viveva in città, soprattutto per ciò che atteneva alla salute. Si riferiva ad una struttura dipartimentale che offrisse la possibilità di curare il paziente nel distretto sanitario più vicino a casa sua. Asseriva: “Andiamo noi a fargli visita, non facciamo muovere il paziente”.

Anna Mollica

 

 

Link

 

https://www.reumatologia.it/obj/file/cvsir/cvolivieriignazio.pdf

https://www.ospedalesancarlo.it/sites/default/files/allegati/comunicati_stampa/27%2011%20olivieri.pdf

https://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/sir-e-msd-alleate-per-la-ricerca-sulle-malattie-reumatiche-16-borse-di-studio-nel-2016-a-specialisti-under-40–22850

https://www.youtube.com/watch?v=aaJK5pcyh_E

https://www.osservatoriomalattierare.it/altre-malattie-croniche/6867-artrite-psoriasica-lintervista-a-ignazio-olivieri

https://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3076354&value=regione

https://www.ospedalesancarlo.it/node/5485

http://www.quotidianoreumatologia.it/news-per-i-pazienti/ignazio-olivieri-personaggio-lucano-dell-anno-2016_5274/

https://www.quotidianodelsud.it/basilicata/matera/societa-e-cultura/il-personaggio/2017/07/28/addio-al-prof-ignazio-olivieri-luminare-della-reumatologia-che-ha-dato-lustro-alla-basilicata/

https://www.regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3054954

https://www.youtube.com/watch?v=wHzd0aal01Y

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