D’ANDREA GIAMPAOLO

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D’ANDREA GIAMPAOLO

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Potenza, 18 luglio 1949

Ha insegnato Storia del Mezzogiorno, Storia del Risorgimento, Storia Contemporanea e  Storia Economia presso le Università di Salerno e della Basilicata; Consigliere ed  (Bilancio, Finanze, Programmazione, Enti locali e Rapporti con la CEE della Regione Basilicata; Deputato, Senatore e Parlamentare europeo; Sottosegretario di Stato ai Beni ed alle Attività culturali ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per i rapporti con il Parlamento, le Riforme istituzionali e l’Attuazione dell’attività di governo.

Laureato in filosofia presso l’Università di Pisa, assistente ordinario di storia del mezzogiorno e professore associato, ha insegnato storia del risorgimento, storia contemporanea e storia economica presso l’Università degli studi di Salerno e l’Università degli Studi della Basilicata.

Esponente della Democrazia cristiana è stato Segretario Regionale in Basilicata ed a lungo Dirigente nazionale. Consigliere della Regione Basilicata dal 1979 (Assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione ed Enti Locali dal 1985 al 1990).

Nel 1992 venne eletto deputato. Membro della Commissione Giustizia e successivamente della Commissione Affari Costituzionali della Camera nell’XI legislatura, collaborò (da componente del comitato ristretto) alla definizione dei provvedimenti legislativi in materia di riforma elettorale curando in particolare, da relatore, l’iter della legge sulla propaganda elettorale.

Fu tra i promotori e i dirigenti nazionali del PPI, nella cui lista del 1994 fu eletto al Parlamento Europeo per la circoscrizione Mezzogiorno ed assegnato alla Commissione Libertà Pubbliche ed Affari interni, alla Commissione Istituzionale (di cui fu anche vicepresidente) ed alla Commissione Politica Regionale. Si dimise dalla carica il 26 ottobre 1998 per sopraggiunta incompatibilità.

E’ stato sottosegretario ai beni ed alle attività culturali nel primo governo D’Alema, nel secondo governo D’Alema e nel secondo governo Amato. Nel 2001 Aderì alla Margherita, di cui fu anche vice presidente, ed alle elezioni politiche dello stesso anno fu eletto al Senato per il collegio di Matera. Nella XIV legislatura fu membro della VII commissione (beni culturali) e componente della commissione di vigilanza sui servizi radiotelevisivi (vicepresidente dal 2003 al 2006).

Ha fatto parte del secondo governo Prodi in qualità di sottosegretario alle Riforme Istituzionali e ai Rapporti con il Parlamento.

Partecipò alla fondazione del Partito Democratico, del quale è stato responsabile nazionale del settore Ricerca, nell’ambito del Dipartimento Educazione.

Il 28 novembre 2011 è stato indicato dal consiglio dei ministri come sottosegretario ai rapporti con il Parlamento nel primo governo Monti.

È stato, dal 2014 al 2018, Capo di Gabinetto del Ministro Dario Franceschini presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. In seguito, nel 2018;

Assessore alla Cultura ed all’Innovazione della città di Matera, Capitale europea della Cultura per il 2019, da agosto 2018 a ottobre 2020.

Con decreto del 23 febbraio 2021 è stato nominato come collaboratore con il Ministero dei Beni Culturali per le relazioni istituzionali e sindacali

Il 27 agosto 2016, l’Amministrazione Comunale di Pomarico gli conferisce il premio Lucania d’Oro per la Cultura.

https://tg24.sky.it/potenza/2021/10/18/giovanni-paolo-ii-in-basilicata-un-convegno-30-anni-dopo

Giovanni Paolo II in Basilicata, un convegno 30 anni dopo

18 ott 2021

Mons. Ligorio, serve dialogo costruttivo tra Chiesa-istituzioni

 

(ANSA) – POTENZA, 18 OTT – “Questo incontro, a 30 anni dalla visita di Giovanni Paolo II in Basilicata, può servire come stimolo, per poterne uscire rafforzati con capacità di programmi più concreti e reali; abbiamo bisogno di un dialogo più costruttivo tra Chiesa e istituzioni perché, insieme, in forma sinodale, sappiamo camminare”: lo ha detto l’arcivescovo metropolita di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio, in occasione del convegno dal titolo “La memoria di un grande evento: una sfida e un compito”, in serata, nel capoluogo lucano.

“Un’occasione per verificare il messaggio apostolico del Papa che si è imposto per la sua carica profetica – ha detto Ligorio – un percorso che suona come memoria, una memoria che è ancora attiva, in modo particolare da quando, in questo teatro stabile, – ha spiegato il vescovo – il Papa si rivolse ai politici spronandoli ad avere attenzione alla dignità della persona e in modo particolare – ha concluso – ai giovani che lasciavano la Basilicata”.

“Una sfida globale, quella lasciata dal Papa – ha detto il consigliere del ministro per i beni e le attività culturali, il professor Giampaolo D’Andrea – un invito pressante ai cittadini di essere artefici del proprio destino, di essere protagonisti dello sviluppo della nostra regione. I compiti della politica – ha aggiunto – sono di agevolare questa consapevolezza e di renderla concreta, di strutturare forme di organizzazione delle politiche pubbliche per rafforzare il capitale umano”, ha concluso. (ANSA).

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