MONTANO ROCCO

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MONTANO ROCCO

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Stigliano (MT), 1913 – Napoli, 1999

Docente universitario, saggista, critico letterario.

Rocco Montano, docente universitario, saggista e critico letterario, nasce nel 1913 a Stigliano, un centro montuoso del materano. Dopo la maturità classica, conseguita al Liceo “Duni” di Matera, si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università di Napoli. Nei primi tempi, la sua formazione intellettuale subisce le influenze dei filosofi Giovanni Gentile e Benedetto Croce. Di quest’ultimo ne frequenta addirittura la casa, circostanza che dimostra la nascente stima dello storico abruzzese verso lo studente lucano, il quale può aspettarsi un futuro brillante grazie ad una carriera, praticamente, sicura. Le cose, però, prendono una piega diversa poiché, poco dopo, il giovane inizia a maturare proprie convinzioni, allontanandosi da Croce e assumendo, contro la sua dottrina, una posizione decisamente critica.

Fra i suoi docenti c’è il padovano Giuseppe Toffanin, titolare della cattedra di Italiano. Lo studioso, noto per le sue tesi anticonformiste, attira presto l’interesse di Montano, intenzionato ad approfondirne il pensiero. Conseguita la laurea nel ‘36, l’anno dopo ritorna al liceo “Duni”, stavolta da insegnante. Nel ’38, è ancora a Napoli, nell’Università dove ha studiato, divenendo prima, lettore di Italiano, poi assistente ordinario. Le dottrine crociane sono, oramai, un lontano ricordo. Lo dimostrano le sue prime pubblicazioni in cui è evidente la contiguità con il pensiero del prof. Toffanin che, tuttavia, amplia con proprie note. Da adesso in avanti prosegue verso un proprio percorso umanistico, teso a riesaminare nel profondo gli acquisiti concetti di opere e correnti letterarie. E lo fa con i suoi primi volumi dal titolo Dante e il Rinascimento, e Follia e saggezza nel ‘Furioso’, e nell’‘Elogio’ di Erasmo (Ed. Guida), pubblicati nel ‘42.

Nel ’46 ottiene la libera docenza in Letteratura Italiana della stessa Università.

Nel ‘49 fonda la rivista «Delta» con lo scopo di rompere le barriere del conformismo – verità entro cui, a suo dire, è racchiusa la cultura del momento troppo laica, crociana, marxista e confessionale. La libertà di pensiero che si respira sulle sue pagine la rendono, di contro, esempio di indipendenza, grazie ai contributi di studiosi italiani e stranieri, qui chiamati ad esprimere i propri punti di vista. Montano dirige la rivista fino al 1962.

Al suo revisionismo non sfugge l’autore dei «Promessi Sposi» che viene “riscritto” nel volume Manzoni o del lieto fine, (Ed. Delta), pubblicato nel 1950.

L’anno dopo con Arte realtà e storia. L’estetica del Croce e il mondo dell’arte (Ed. Conte), torna sulla contestazione al suo primo mentore, disapprovandone le impostazioni con cui egli delinea il più sublime linguaggio universale. La netta differenza tra il suo modo di vedere e quello della massima autorità culturale del tempo, porta alla messa al bando del libro. La cosa non scoraggia lo studioso lucano il quale, ancora nel ’51, pubblica i saggi. L’estetica nel pensiero cristiano (Ed. Marzorati) dello stesso tenore polemico del primo.

Nel frattempo, approfondisce gli studi danteschi. Nel ‘56 pubblica il libro Suggerimenti per una lettura di Dante, (Ed. Conte) e, nel ’62, i due volumi di Storia della poesia di Dante, (Ed. Quaderni di “Delta”). L’analisi filologica dei testi e della cultura duecentesca porta l’autore a cambiare prospettiva sull’opera di Alighieri e, di conseguenza, a risultati interpretativi diversi da quelli comunemente accettati a partire dall’Ottocento. Qui non vi è più l’allegoria ma la realtà di un viaggio straordinario e le esperienze che il poeta restituisce.

L’inedita spiegazione comincia a suscitare interesse anche all’estero, soprattutto in Inghilterra e negli Stati Uniti dove Montano è considerato uno dei massimi dantisti al mondo. «Storia della poesia di Dante» è studiato nei più prestigiosi atenei del mondo, Sorbona di Parigi, Cambridge in Inghilterra, e in molte università americane, tra cui Harvard. Inoltre, con questa opera vince in Italia il Premio Besso nel 1965.

Nel ’62, ai testi sull’analisi dantesca si affiancano L’estetica del Rinascimento e del Barocco, che è tra le opere apprezzate da Umberto Eco, e Saggi di cultura umanistica, (Ed. Quaderni di “Delta”) in cui Montano, anche qui in controtendenza, considera il Rinascimento espressione di una nuova e più umana visione cristiana.

L’orientamento del suo pensiero lo pone, fin da subito, in opposizione alle tendenze culturali dominanti e rimane, pertanto, isolato. Affronta vari concorsi ma la cattedra universitaria non gli viene accordata. Deciso a mantenere fede alle sue idee si trasferisce, suo malgrado, negli Stati Uniti dove, nel ’56, è chiamato ad insegnare all’Università di Harvard. Qui Charles Singleton, anche lui celebre dantista, lo designa suo successore nella prestigiosa cattedra che sta per lasciare. Negli anni seguenti, il professore lucano abbandona l’incarico di insegnamento al Magistero “Orsola Benincasa” di Napoli per insegnare, come Ordinario di Letteratura italiana e poi di Letteratura Comparata, nelle Università statunitensi di Catholic, Maryland, John Hopkins e Illinois, fino al 1980.

Il trasferimento lo induce ad unire le due coste atlantiche sotto l’egida della Cultura. Tra il ‘66 e il ‘68 dirige la rivista «Umanesimo» che viene distribuita sia in Italia che negli Stati Uniti, mentre porta avanti collaborazioni con riviste dei rispettivi Paesi, specializzandosi in letteratura comparata.

Nel 1970-71 pubblica, in quattro volumi, Lo spirito e le lettere, (Ed. Marzorati), dove ricostruisce la storia della letteratura e della cultura italiana secondo una propria visione che suscita un certo clamore, per alcuni positivo, per altri meno. Nel ‘74, l’opera viene ridotta in due volumi dal titolo “Ideologia e letteratura”, (Ed. Vico) che, insieme a Comprendere Manzoni, (Ed. Vico) del ‘75, e Comprendere Dante scritto con Ugo Barra (Ed. Conte-Vico) dell’anno successivo, è pensato anche per le scuole. I suoi testi hanno successo. “Comprendere Dante”, ristampato in 4 edizioni, vende circa 30.000 copie in 3 anni.

Nel frattempo, prova a rientrare in Italia. Non senza intoppi riesce ad ottenere, nel ‘71, un incarico di insegnamento presso l’Università di Salerno, dove diventa due anni dopo, professore stabilizzato.

Interessanti ed innovativi sono gli approcci anche nei riguardi di Machiavelli. Nel ‘74 pubblica Machiavelli. Valori e limiti, (Ed. Sansoni) in cui, in totale disaccordo con il mito dello scopritore della scienza politica, così come stabilito dagli storici moderni, mette in evidenza la sottovalutazione della reazione del popolo difronte all’inganno e all’uso della forza, utilizzati come mezzo per legittimare il potere.

Nel ‘75 esce il volume Miti della critica postcrociana, (Ed. Vico) in cui riafferma le ragioni del suo deciso antagonismo culturale.

Nel ‘76 cura la pubblicazione di Gian Battista Vico. Idea della società, (Ed. Vico) a cui fanno seguito, più in là, scritti monografici sullo stesso argomento. Lo sforzo intellettuale di Montano, le sue inedite conclusioni raccolgono consenso di autorevoli studiosi. Eppure, è costantemente isolato, i suoi testi sono esclusi dai circuiti ufficiali o non trovano una diffusione efficace. Ma non si arrende.

In quello stesso anno fonda “Segni”, rivista di critica e di metodologia letteraria, con cui omaggia il filosofo francese Maurice Merleau-Ponty, per lui punto di riferimento nella rappresentazione della storia e del linguaggio. La dirige fino al 1982 e, poi, dall’85 all’87.

Nel ‘77 Montano riprende le sue analisi machiavelliane nel volume Il superamento di Machiavelli, (Ed. Vico), benevolmente accolte dal politologo Augusto del Noce che, in una lunga recensione apparsa su “Prospettive nel mondo”, definisce “il superamento del Machiavellismo la questione essenziale e finora irrisolta della politica contemporanea”.

Nel ‘78 presenta il volume Comprendere Montale, (Ed. Vico) con cui prova, attraverso una capillare e profonda analisi della sua opera, ad addentrarsi nell’introversa personalità del poeta il quale dichiara, dopo aver letto il testo, di essere stato per la prima volta compreso.

Nell’80 diventa professore associato all’Università di Salerno e pubblica due testi: Novecento. La letteratura. Il pensiero, e Gian Battista Vico. Fenomenologia della storia, del linguaggio e dello stato (Ed. Vico).

La formazione cosmopolita maturata in anni di studi su opere ed autori oltreconfine, è alla base del testo Shakespeare. Il pensiero. I drammi, (Ed. Vico) del 1980, dove Montano analizza il più noto drammaturgo del mondo fornendo, anche qui, la sua non convenzionale versione. Che viene riproposta, cinque anni dopo negli Stati Uniti, in un suo testo analogo intitolato “Shakespeare’s Concept of Tragedy. The Bard as AntiElizabethan” (Ed. Gateway).

Nell’83 ha termine il suo ruolo di professore associato. Due anni dopo dà alle stampe Dante filosofo e poeta, e, nell’87 Cultura e letteratura (Ed. Conte-Vico), una sorta di resoconto riassuntivo dei suoi studi danteschi e della storia della letteratura. Dell’86 sono, invece, i testi Gian Battista Vico. Genesi ed essenze dello stato, e Commento a Montale (Ed. Conte-Vico).

Nell’87 Rocco Montano riceve il prestigioso Premio Prezzolini. La motivazione cita: “Anche chi non consente con le sue tesi, non può non convenire che siano state nel più alto grado stimolanti, così che l’affrontarle è obbligo intellettuale…”.

L’anno seguente esce negli Stati Uniti Dante’s Thought and Poetry, (Ed. Gateway) la cui prima edizione si esaurisce in poco tempo, e nel 1994 The Battle Humanism, (Ed. Global Commitment Publishing) che raccoglie saggi suoi e di vari allievi della scuola che ha avviato in America.

Nel 1999 Rocco Montano muore nella sua casa di Napoli. Il Comune di Stigliano, per ricordarne il talento e mantenerne viva la memoria, a lui intitola la Biblioteca Comunale e, nel 2009, anche il locale Istituto comprensivo scolastico. L’intitolazione avviene lo stesso giorno in cui nasce il Centro Studi “Rocco Montano”, custode del corposo materiale di studio, qualcuno ancora inedito, prodotto dal professore lucano. Di indole innovativa e formazione cattolica, Montano ha raggiunto la fama internazionale con la sua genialità che gli ha permesso di andare oltre le cose già dette. Fra tutti gli autori da lui studiati, Dante Alighieri ha occupato un posto privilegiato nella sua mente. A lui e al suo grandioso capolavoro, ha dedicato la gran parte delle sue ricerche perché sapeva che lì avrebbe trovato le risposte, in quei versi “vivi”, perché era convinto che “la poesia non distrugge la verità, la rivela”.

Anna Mollica

 

 

BIBLIOGRAFIA

Rocco Montano Dante e il Rinascimento, Guida Editore, Napoli, 1942.

Rocco Montano Follia e Saggezza nel “Furioso” e nell’ “Elogio” di Erasmo, Guida Editore, Napoli, 1942.

Rocco Montano Manzoni o del lieto fine, Edizioni Delta, Napoli, 1950.

Rocco Montano Arte, realtà e storia. L’estetica del Croce e il mondo dell’arte, Conte Edizioni, Napoli, 1951

Rocco Montano L‘estetica del pensiero cristiano, Marzorati, Milano, 1951.

Rocco Montano Suggerimenti per una lettura di Dante, Quaderni di “Delta”, Conte Edizioni, Napoli 1956.

Rocco Montano L‘estetica del Rinascimento e del Barocco, Quaderni di “Delta” Edizioni, Napoli 1962.

Rocco Montano Lo spirito e le lettere. Disegno storico della letteratura italiana, Voll. 4, Marzorati Editore, Milano, 1970-1971.

Rocco Montano Storia della poesia di Dante, Quaderni di “Delta” Edizioni, Voll. 2, Napoli 1962-1963.

Rocco Montano Saggi di cultura umanistica, Edizioni “Quaderni di “Delta, Napoli, 1962

Rocco Montano Ideologia e letteratura, Voll. 2, Vico Editrice, Napoli 1974

Rocco Montano     Machiavelli. Valori e limiti, Sansoni Edizioni, Firenze 1974

Rocco Montano Miti della critica postcrociana, Vico Editrice, Napoli, 1975

Rocco Montano Comprendere Manzoni, Vico Editrice, Napoli 1975

Rocco Montano – Ugo Barra, Comprendere Dante, Conte-Vico Editrice, Napoli. Edizioni: 1976

Rocco Montano, a cura di, G. B. Vico, Idea della società, Napoli, Vico Editore, 1976

Rocco Montano Il superamento di Machiavelli, Napoli, Vico Editrice, 1977

Rocco Montano Comprendere Montale, Vico Editrice, Voll. 2, Napoli, 1978

Rocco Montano Novecento. La letteratura. Il pensiero, Napoli, Vico Editrice, 1980

Rocco Montano G.B. Vico. Fenomenologia della storia, del linguaggio e dello Stato, Vico Editrice, Napoli 1980

Rocco Montano Shakespeare. Il pensiero. I drammi, Vico Editrice, Napoli, 1980

Rocco Montano Shakespeare’s Concept of Tragedy. The Bard as Anti-Elizabethan, Gateway Editions, Chicago 1985

Rocco Montano   Dante filosofo e poeta, Conte-Vico Editrice, Napoli, 1985

Rocco Montano Commento a Montale, Conte-Vico Editrice, Napoli, 1986
Rocco Montano Cultura e letteratura, Conte-Vico Editrice, Napoli, 1987

Rocco Montano G.B. Vico, Genesi ed essenza dello Stato, Conte-Vico Editrice, Napoli, 1986

Rocco Montano Dante’s Thought and Poetry, Gateway Editions, Chicago 1988

Rocco Montano e A.A.V.V, saggi di, The Battle for Humanism, Global Commitment Publishing, Washington D.C 1994.

 

 

Link

www.roccomontano.it

https://www.angolodellamemoria.eu/montano-rocco

https://www.icstigliano.edu.it/Public/Pagine/317/Downloads/Download_2050.pdf

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