RADOGNA ANTONELLA

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RADOGNA ANTONELLA

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Matera 25 dicembre 1971

Scrittrice, laureata in letteratura inglese e tedesca, specializzata presso l’Università di Edimburgo e del Saarlandes, autrice di saggio, racconti, raccolte poetiche.

È autrice di saggi, racconti, raccolte poetiche, testi teatrali e di una sceneggiatura per graphic novel. Laureata in Letteratura Inglese e Tedesca presso l’Università di Bari e in Scienze Psicologiche dell’Intervento Clinico presso l’Università di Urbino, si è specializzata presso l’Università di Edimburgo (Scozia) e del Saarlandes (Germania).

Si è formata in ambito teatrale al “Piccolo Teatro” di Milano, città nella quale ha vissuto per dieci anni, insegnando e svolgendo attività teatrale con conoscenze che fecero riferimento a Dario Fo. Ha collaborato in passato con “Il Corriere del Giorno” di Taranto, scrivendo per diversi anni di arte e teatro. Ha pubblicato traduzioni per riviste americane, soprattutto in ambito psicologico e diversi saggi tra cui quello per Rubbettino Editore su Edgar Morin, filosofo del pensiero complesso. Attualmente insegna Lingua e Letteratura Inglese presso il Liceo “Duni-Levi” di Matera.

La ricerca della conoscenza e delle espressioni che appartengono alla sfera più intima dell’uomo e della vita sono da sempre i suoi interessi e stimoli; a cominciare dal teatro e dalla letteratura, principalmente straniera, a partire da autori come Shakespeare, Rilke, Dickinson e Cvetaeva, alla psicologia nelle opere di Freud e Jung, fino al ruolo dell’insegnamento come trasmissione del sapere e interazione tra docente e allievo.

Alcune sue opere sono state tradotte in inglese, francese, tedesco, spagnolo e rumeno. Le sue poesie sono apparse su varie antologie nazionali insieme ad autori quali Dacia Maraini, Davide Rondoni, Dante Maffia, Luciano Luisi. Ultimamente alcuni suoi inediti sono apparsi nell’antologia italo-spagnola Poesía sin fronteras (JB Rosa Ediciones, Madrid, 2021) insieme a poeti quali Milo De Angelis e Vivian Lamarque.

Con la sua prima poetica raccolta A Margine (ed. Il Filo/Albatros, Roma, 2006) ha vinto il Concorso Nazionale di poesia “Isabella Morra” nel 2009. Scrive, a proposito, Dante Maffia in un suo saggio in Secolo Donna 2019- Almanacco di poesia italiana (Macabor ed., 2019, Cosenza):

“Un esordio che si impose subito, perché si trattava di poesie distillate, non adopero a caso il verbo distillare, che puntavano allo scavo esistenziale, a mettere in evidenza, con una lingua scarna e precisa, il disagio, l’impotenza addirittura della parola. Si legga la composizione che illumina tutte le altre, “Parole” (che è anche il titolo dell’unica bellissima raccolta di Antonia Pozzi): “Esiste uno spazio oltre il quale le parole non possono / più dire senza tradire la vita… / Esistono parole che non sanno dire… / Esistono parole che non ti appartengono più… È al di fuori della parole che ci siamo riconosciuti…”.

La sua seconda pubblicazione poetica si intitola Paesaggio liquido (ed. Fondazione Mario Luzi, Roma, 2013). Qui l’attenzione della critica ha trovato concretezza nel “Premio Roberto Farina” che, dopo avere incoronato Alberto Bevilacqua, Maria Luisa Spaziani, Mario Specchio, Dacia Maraini, Sergio Zavoli ha riconosciuto nella poetessa materana, come scrive il critico Gennaro Mercogliano nella motivazione:

“uno spessore raro, una capacità di saper maneggiare il verso non solo con disinvoltura, ma con una decisa essenzialità, segno di un raggiungimento, di un approdo riconoscibile e prodigioso.” Giudizio condiviso da Marco Onofrio nel 2017 che le ha dedicato un capitolo nel suo volume Il graffio e la piuma-Poetesse italiane fuori dal coro (2006-2016) (Edilet, Roma) affermando che:

“La poesia di Antonella Radogna configura un itinerario di liberazione spirituale (dalle strettoie dell’io alle verità universali del sé) fondato su un movimento creativo che, per traguardare gli scenari sconfinati del “paesaggio liquido”, deve giocoforza raccogliere il suo slancio dentro le croste aride della “terra desolata”.

Nel 2017 la pièce teatrale Le stagioni dolcenere di Elsa (La Mongolfiera Editrice, Doria, 2016) si è aggiudicata il Premio Internazionale di letteratura e cinema “Il Veliero”. Il critico Giorgio Taffon nella sua prefazione al libro fa notare come: “Il testo teatrale di Antonella Radogna, Le stagioni dolcenere di Elsa, è una bella parabola drammaturgica che richiama degnamente una grande “cucitrice” di dialoghi quale fu Natalia Ginzburg” e Carmine Chiodo, docente di Italianistica presso l’Università di Roma Tor Vergata, in una sua recensione, commenta: “Si sente che la Radogna ha attraversato molto teatro con esperienze attive e con molte letture.”

Nel 2018 il poeta e scrittore Davide Rondoni, scrive la “Prefazione” al terzo libro poesie di Antonella, Io accado (Lepisma ed., 2018- Roma), evidenziando che:

“Ci sono, in questi testi visitati da lampi di poesia e abitati da una quasi violenta volontà di dire, due movimenti. Uno è di voce monologante, sola, quasi dispersa e supplicante. L’altro è invece di parola dialogante, in relazione, movimentata da una scoperta di legame imprevisto e rivelatore. (…) Nel testo appare centrale il senso della scoperta. Non a caso il libro di Antonella Radogna si apre con un verseggiare icastico è quasi sapienziale nell’andamento”.

La stessa silloge Io accado è finalista al Premio “Reghium Julii” di Reggio Calabria nel 2018 e tradotta in Romania per Cronedit di Iaşi nel 2019.

Nel dicembre 2020 l’autrice è comparsa nell’“Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea” della casa editrice Raffaelli di Rimini con suoi inediti e il denso saggio di Gianfranco Lauretano.

A dicembre 2019 pubblica il primo dei suoi racconti mistery, ispirati al realismo magico di Alberto Bevilacqua e Raffaele Nigro, ambientati fra Matera e la provincia lucana, “La voce della Murgia” (La Mongolfiera Editrice, Doria), di cui cura anche la sceneggiatura nell’omonimo graphic novel. Nell’ottobre 2020 esce il secondo racconto “La luce nella pozzanghera” nell’antologia Halloween Weekend (Psiche e Aurora editore, Frosinone) e infine nel marzo 2021, il racconto ”Donatina” per l’antologia L’affascino (Tabula Fati, Chieti).

La scrittrice e poetessa materana Antonella Radogna vince il premio internazionale “Veliero” sezione Cinema

 

La scrittrice e poetessa materana Antonella Radogna vince il premio internazionale “Veliero” sezione Cinema

12 Maggio, 2017

 

Alla scrittrice e poetessa lucana Antonella Radogna è stato assegnato il Premio Internazionale “Veliero” – Sezione Cinema, presieduta dal regista italo-americano Nick Mancuso.

La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 7 maggio al Grand Hotel Balestrieri di Torre Melissa, stupenda località turistica della costa Jonica, in provincia di Crotone alla presenza di esponenti del mondo della cultura, del giornalismo e del cinema. Testimonial d’eccezione è stata Consuela De Monaco, già vincitrice del titolo di Miss Mondo. I Paesi esteri ospiti sono stati l’Albania e il Kosovo, mentre la città italiana d’arte gemellata è stata Benevento.

L’opera di Antonella Radogna, “Le stagioni dolcenere di Elsa” (ed. La mongolfiera, Cosenza, 2016) è una sceneggiatura originale, fresca e raffinata adatta sia come rappresentazione teatrale sia cinematografica, come si evince dalla motivazione redatta dalla giuria del Premio: “Opera che presenta personaggi semplici e al tempo stesso complessi che quasi invitano ad entrare a far parte della loro vita volendo condividere con il lettore il loro sentire, le loro problematiche e le loro espressioni. Tali descrizioni appaiono quasi visive per il garbo che l’autrice ha usato nel delinearne le perfezioni ed imperfezioni, sino a dar vita anche alle ombre.”  Il regista, attore, produttore e critico d’arte Nick Mancuso,che ha presieduto la sezione cinema, ha lavorato, tra gli altri, con Sofia Loren, Charlton Heston e Kim Basinger.

Biografia di Antonella Radogna

Nata a Matera, è Laureata in Lingue e Letterature Straniere e in Scienze Psicologiche. Vive e lavora a Matera dove insegna Lingua Inglese presso l’ I.I.S. “ A. Turi”.  Ha pubblicato traduzioni per riviste americane e un saggio su Edgar Morin per Rubbettino Editore. Le sue poesie sono apparse su diverse antologie nazionali. Con la raccolta A Margine (ed. Il Filo/Albatros- Roma, 2006), ha vinto il IV Concorso Nazionale di poesia “Isabella Morra” 2009. La sua seconda opera Paesaggio Liquido, pubblicata nel 2013 con la Fondazione Mario Luzi di Roma ha vinto il XIV Concorso Internazionale “Roberto Farina” 2016. La pièce Le stagioni dolcenere di Elsa è il suo ultimo lavoro. In ambito teatrale si è formata presso il Piccolo Teatro di Milano. E’ iscritta all’Associazione “Matera Poesia 1995”.

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