VIGNA BENEDETTO

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VIGNA BENEDETTO

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Pietrapertosa (PZ), 1969

Fisico e dirigente d’azienda, che è stato scelto per guidare l’azienda automobilistica Ferrari a partire dal 1° settembre 2021.

Benedetto Vigna, fisico e dirigente d’azienda, nasce nel 1969 a Pietrapertosa (PZ), un suggestivo borgo montuoso incastonato nelle Piccoli Dolomiti lucane. Nel 1993 consegue la laurea con lode in Fisica subnucleare all’Università di Pisa e, dopo aver frequentato vari corsi di ricerca all’estero, nel 1995 giunge alla STMicroelectronics dove lavora nel distaccamento milanese. L’azienda italo-francese con sede a Ginevra, è specializzata nella produzione di componenti elettronici a semiconduttore. Qui il fisico lucano realizza i primi successi scientifico-tecnologici. Presto le sue attività si indirizzano verso i MEMS, Micro-Electro-Mechanical-Systems, in silicio, quindi alle nanotecnologie, estremamente interessanti in virtù del loro vasto campo applicativo. A tale scopo si trasferisce all’Università di Berkeley per approfondirne lo studio e, nel 2001 Vigna concepisce un sensore che può rilevare i movimenti in tre dimensioni. Il sensore viene inizialmente applicato agli airbag delle automobili, ma una successiva modifica che ne riduce le dimensioni e i costi, lo porta ad essere utilizzato nei comandi senza filo della console Nintendo Wii, il richiestissimo videogioco che la STMicroelectronics realizza appunto per il colosso giapponese. L’invenzione permette a Vigna di essere inserito tra i dodici candidati al premio “Inventore europeo 2010”, che si tiene a Madrid, promosso dall’Organizzazione europea dei Brevetti. È l’unico italiano ed è candidato per la sezione “industria”.

Nel frattempo acquisisce competenze manageriali frequentando, dal 2001 al 2004, il Master in Business Administrations.

I suoi studi ottengono ulteriori riconoscimenti: l “Executive of the Year” dal MEMS Industry Group e l’European SEMI Award, entrambi nel 2013; quindi l‘IEEE Frederik Philips Award, nel 2015.

Dal 2016 è Presidente del Gruppo Analogici MEMS e Sensori alla STMicroelectronics.

Infaticabile nell’attività di ricerca, guida innovazioni di successo nei microfoni, e-compass e controllori per touch screen oltre che per sensori ambientali, micro-attuatori, sensori per auto e industriali e radio a basso consumo di energia per Internet of Things. Le sue responsabilità si estendono ai circuiti integrati analogici, ai prodotti RF e ai dispositivi smart power per OEM e per il mass market.

Nel 2017 anche la divisione Imaging di ST è inclusa nel gruppo di Vigna che, nello stesso anno, vince il titolo di “Manager of the Year 2017” dalla pubblicazione tedesca Markt & Technik.

Dal 2018 è membro del Comitato Esecutivo del Gruppo ST e, l’anno dopo, entra a far parte del consiglio direttivo del MEMS & Sensor Industry Group.

Nel 2020 è membro dell’Electronic Cluster Advisory Board (CAB) per l’Agenzia per la scienza, la tecnologia e la ricerca (A * STAR) di Singapore, ed è ammesso al Board of Technical Advisors per supportare l’implementazione del Masterplan Leonardo 2030 di Ricerca e Sviluppo.

Bendetto Vigna, oramai, ha acquisito un’ampia esperienza internazionale lavorando con società tecnologiche leader nel mondo. È titolare di oltre 200 brevetti sul micro-machining, è autore di numerose pubblicazioni dedicate e fa parte dei consigli direttivi di alcuni programmi finanziati dall’Unione Europea. A livello internazionale è considerato uno dei trenta geni del mondo. Ha guidato una serie di iniziative di successo in nuove aree di business, con un focus in particolare nei segmenti del mercato industriale e automotive. Le sue conoscenze nell’industria dei semiconduttori tornano utili anche nel settore delle autovetture. Condizione questa alla base di un nuovo e clamoroso successo per il fisico lucano che, nel 2021, è scelto per guidare l’azienda automobilistica Ferrari a partire dal 1° settembre 2021. Benedetto Vigna subentra a Louis Camilleri nel ruolo di amministratore delegato della casa di Maranello, il cui presidente è John Elkann.

La nomina suscita un’eco di orgoglio e compiacenza tra tutti i lucani, fieri di avere come rappresentante della propria regione, uno studioso e ricercatore che, con talento e tanto impegno, ha contribuito, con le sue intuizioni, ad incidere positivamente sul progresso della società. Risultati eccellenti che, tuttavia, non hanno scalfito la sua semplicità e la sua modestia, e l’attaccamento alle bellissime montagne di Pietrapertosa, sulle quali ogni anno fa ritorno.

Anna Mollica

 

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Il primo giorno a Maranello di Benedetto Vigna, il fisico che dovrà portare Ferrari nell’era elettrica

Di Ugo BertoneStaff

Qualcuno non ci crede ancora, a giudicare dal tenore, scettico, di un report di Morgan Stanley: “Un esperto di semiconduttori con una laurea in fisica quantistica dedicata ai quark e centinaia di brevetti a suo nome alla guida di Ferrari? Viviamo davvero tempi eccezionali”. Eppure oggi Benedetto Vigna da Pietrapertosa, cuore della Lucania, cui è assai legato, ha varcato a 53 anni i cancelli di Maranello, per la prima volta nel ruolo di amministratore delegato della più prestigiosa azienda automobilistica del mondo, il brand numero uno dell’industria italiana (e non solo).

Ed è così cominciata una sfida eccezionale, in un certo senso unica nella storia dell’auto e dell’elettronica. Due mondi condannati a convergere nel passaggio all’auto elettrica e, più in là, nelle prossime sfide per mobilità, auto a guida autonoma compresa.

 

La storia di Benedetto Vigna

Non è certo temeraria l’impresa che John Elkann ha affidato al genio che, finora, ha indossato solo la casacca di Stm, percorrendo passo dopo passo la carriera che lo ha portato a guidare la divisione più importante e redditizia dell’azienda, con un giro d’affari che quest’anno supererà i 4 miliardi di dollari. Sotto la sua regia sono nati i mems, che hanno fatto la fortuna di Nintendo, e il giroscopio a tre assi montato sugli iPhone, già al centro della presentazione show di Steve Jobs nel 2010 nell’anfiteatro di Cupertino. Oltre a queste medaglie, Vigna può vantare un lungo rapporto con il mondo dell’auto, l’altro grande cliente del gigante dei chip dove il nuovo ceo di Ferrari, entrato fresco di laurea a Pisa, ha lavorato per 26 anni. Non a caso, tra i primi dieci clienti della divisione mems di Stm, subito sotto Apple, figura Tesla, davanti a Bosch.

Bastano questi dati a spiegare la scelta di Elkann. Una volta individuato l’obiettivo di traghettare la Rossa nell’elettrico (primo appuntamento fissato per il 2025) il numero uno di Exor è andato alla ricerca del meglio che può offrire, in materia di applicazioni automotive, il mondo dei chip. E poco conta che Vigna, aria da scienziato di laboratorio, umile come solo i geni sanno essere, non abbia certo il physique du rôle del pilota o l’allure di un manager del lusso – l’alternativa su cui, per mesi, ha riflettuto Elkann -. Salvo poi puntare sull’ex ragazzo lucano, sposato con una figlia, legatissimo ai genitori, insegnanti in pensione, e alla sorella Chiara. Uno che, probabilmente, la prima Ferrari l’ha guidata solo dopo la nomina, tanto per impratichirsi con il prodotto. Ma pure Sergio Marchionne, a ben vedere, non aveva precedenti nell’auto.

 

L’uomo della transizione elettrica

“Vigna possiede competenze ad alto livello”, è l’opinione di Stefano Aversa, presidente di Alix Partners per l’area Emea, “sia in campo hardware che software, nei settori che faranno la differenza: la transizione all’elettrico e la padronanza del digitale”. Ambiti oggi forse più importanti del passato nel “vecchio” mondo dei motori a combustione. Anche perché la rivoluzione che corre veloce impone la capacità di scegliere e sviluppare le joint venture giuste, efficaci, ma anche leggere sul piano dei costi.

“Ferrari ha già anticipato la volontà di continuare a lavorare con partner strategici sulle nuove tecnologie”, si legge in un report di Exane Bnp Paribas. “Questa scelta allevia i timori per un aumento del capex della società”. Le nuove partnership, probabilmente, ricalcheranno quelle già esistenti, come quella con la britannica Yasa, controllata da Daimler, che fornisce tecnologie per i motori elettrici delle Ferrari ibride SF90 Stradale e 296 GTB.

 

Che cosa si aspetta Ferrari da Benedetto Vigna

Ma il compito principale di Vigna, spiegano fonti di Maranello, è quello di individuare accordi che permettano di fare la differenza, come è nel dna della Rossa, che è qualcosa di diverso dal semplice lusso, per quanto esclusivo. “Quello che Ferrari sta cercando sono soluzioni al top, sviluppate esclusivamente per Maranello, che non si potranno trovare su altre auto sportive”, ci spiega uno stretto collaboratore del presidente Elkann. “Questo sarà proprio uni dei primi compiti di Vigna: decidere cosa può essere sviluppato all’interno da Ferrari e cosa può essere sviluppato da fornitori in stretta simbiosi con Maranello”.

Ce la farà? Vigna, dalla sua, ha un curriculum straordinario, anche per le competenze e la genialità delle soluzioni (anche automotive) accumulate in questi anni. Non meno importante, ha dimostrato di saper padroneggiare i costi affrontando una concorrenza globale, dall’Asia agli Usa, senza mai sforare i budget. Difficile, però, che possa rivitalizzare la scuderia di Formula 1, disastrosa non solo sul fronte dei risultati, ma anche dei budget. O che possa gestire un nascente polo del lusso che Exor vedrebbe bene sotto le bandiere della Rossa. Non sarà difficile trovare gli uomini (o le donne) adatte. Senza distogliere energie dal vero sogno: una Ferrari veloce, grintosa, ma anche silenziosa e pulita.

https://it.motorsport.com/f1/news/rivoluzione-ferrari-ecco-la-nuova-struttura-di-vigna-/7167307/

Rivoluzione Ferrari: ecco la nuova struttura di Vigna

Di: Franco Nugnes 10 gen 2022

 

Il CEO di Maranello ha chiamato due esperti di STMicroelectronics per affidargli due aree strategiche come la ricerca e le acquisizioni e ha rivisto completamente l’organizzazione aziendale per lanciare il Cavallino nella delicata fase della transizione ecologica. Scopriamo chi sono i molti volti nuovi della Ferrari.

La Ferrari inizia l’anno 2022 con una nuova struttura organizzativa, dopo che Benedetto Vigna, un po’ a sorpresa aveva tagliato tre figure di primo piano dell’organigramma del Cavallino (Nicola Boari, Michael Leiters e Vincenzo Regazzoni) poco prima di Natale.

Il CEO ha avviato una vera e propria rivoluzione perché “…vogliamo spingere più avanti i confini in tutte le aree, utilizzando la tecnologia in una modalità unica e propria di Ferrari. La nuova organizzazione migliorerà la nostra agilità, essenziale per cogliere le opportunità di fronte a noi in questo scenario in rapida evoluzione”.

Benedetto Vigna, CEO Ferrari Photo by: Ferrari

Ecco come cambia il vertice del Cavallino: Gianmaria Fulgenzi è nominato Chief Product Development Officer, in seguito a un percorso in Ferrari iniziato nel 2002 e in cui ha ricoperto diversi ruoli nello sviluppo prodotto, nella produzione e più recentemente nella Gestione Sportiva, di cui era Head of Supply Chain.

Ernesto Lasalandra, nominato Chief Research & Development Officer, si unisce a Ferrari da STMicroelectronics, dove ha maturato un’esperienza di oltre 20 anni all’interno dell’innovativo settore hi-tech. Philippe Krief, che già lavora in Ferrari, sarà suo vice e capitalizzerà oltre 35 anni di esperienza nel settore automotive.

Silvia Gabrielli, in Ferrari dal 2019 che in precedenza ha lavorato per Microsoft è stata nominata Chief Digital & Data Officer.

Davide Abate, in precedenza Head of Technologies e in Ferrari dal 2012, è il nuovo Chief Technologies & Infrastructures Officer.

Ad Angelo Pesci che arriva da STMicroelectronics è stata affidata la figura di Chief Purchasing & Quality Officer: dovrà potenziare le partnership strategiche per portare la Ferrari fuori dall’isolamento in cui si trova non essendo più parte di un grande gruppo industriale.

Andrea Antichi è nominato Chief Manufacturing Officer, dopo aver ricoperto l’incarico di Head of Vehicle e aver lavorato in Ferrari dal 2006.

Marco Lovati prosegue il suo incarico di Chief Internal Audit Officer e Sabina Fasciolo continua a svolgere il suo ruolo di Chief Compliance Officer.

Nel nuovo assetto aziendale Benedetto Vigna curerà ad interim anche la Brand diversification, mentre sono confermati gli altri ruoli: a Charlie Turner restano affidati Content e Communication, a Flavio Manzoni il design, ad Antonio Picca Piccon vanno Finance e Financial Services, a Mattia Binotto la Gestione Sportiva, a Michele Antoniazzi le Human Resources, a Carlo Daneo gli aspetti legali e, infine, a Enrico Galliera Marketing e Commercial.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/04-05-2022/ferrari-vigna-leclerc

Ferrari F1, l’a.d. Vigna: “Il duro lavoro inizia a pagare”

 

IMOLA, ITALY – APRIL 24: Charles Leclerc of Monaco driving (16) the Ferrari F1-75 on track during the F1 Grand Prix of Emilia-Romagna at Autodromo Enzo e Dino Ferrari on April 24, 2022 in Imola, Italy. (Photo by Clive Mason/Getty Images)

 

Gazzetta Motori: tutte le notizie

Formula 1: tutte le notizie

Il dirigente della Ferrari agli analisti finanziari: “Entusiasmante vederci di nuovo al vertice. Ora sotto con il progetto Le Mans, altra grande opportunità

04 mag 2022 | 18:29 (modificato 04 maggio 2022 | 19:21)

 

“Quello che mi entusiasma di più è vedere il team di Formula 1 tornare al vertice, grazie ai nostri talentuosi piloti e alla F1-75, che ha dimostrato di essere affidabile e all’altezza della sfida più

alta”: l’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna durante l’incontro con gli analisti finanziari, seguito alla presentazione dei dati della trimestrale.

 

OPERAZIONE 24 ORE

 

“È mia e di tutta la squadra la più grande soddisfazione di vedere il nostro duro lavoro iniziare a pagare”. Con Charles Leclerc che si trova al comando del Mondiale grazie ai successi in Bahrain e Australia e al secondo posto in Arabia Saudita, mentre il team guida tra i Costruttori. E i nuovi successi in F.1 si aggiungono a quelli a ruote coperte: “Nelle gare Gt – ha osservato l’a.d. – stiamo consolidando la grande prestazione dello scorso anno con diverse vittorie già ottenute.

Importante sottolineare che le stagioni motoristiche sono appena iniziate, e continueremo a lottare gara dopo gara con ambizione e umiltà. L’attenzione ai dettagli e l’apprendimento continuo saranno la chiave di come la stagione si svolge.

Siamo anche in pista per il nostro ritorno nella Fia Wec top class dal 2023, che avrà il suo momento clou nella 24 Ore di Le Mans, una gara in cui sono stati giocati tanti grandi capitoli della nostra storia automobilistica. È una competizione che rappresenta un’altra opportunità per noi di lottare ai massimi livelli spingendo i confini della tecnologia in pista per poi trasferirla alla prossima generazione di vetture stradali Ferrari”.

 

SPONSOR OK

 

I buoni risultati in F.1 si riflettono anche sui conti i ricavi derivati da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio (109 milioni di euro) sono in crescita del 19,6% o del 17,2% a cambi costanti, “attribuibile principalmente al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente (dal sesto posto del 2020 al terzo dell’anno scorso) e al contributo delle attività legate al marchio, compensati dalle minori sponsorizzazioni”.

F1 | Vigna, CEO Ferrari: “Non soddisfatto del secondo posto, significa essere i primi dei perdenti” (f1ingenerale.com)

F1 | Vigna, CEO Ferrari: “Non soddisfatto del secondo posto, significa essere i primi dei perdenti”

Tobia Elia  26/11/2022

Il CEO della Ferrari Benedetto Vigna si è detto soddisfatto dei progressi della scuderia nel 2022 ma non del secondo posto in campionato, in quanto ritenuto il primo dei perdenti.

Vigna non è soddisfatto del secondo posto in campionato © unknown

Con l’intensificarsi delle voci che vedono Mattia Binotto in procinto di lasciare la Ferrari, è emersa una recente dichiarazione dell’amministratore delegato dell’azienda, Benedetto Vigna, che potrebbe aggiungere benzina sul fuoco alla vicenda legata al futuro del tecnico di origine svizzera. Dopo aver iniziato la stagione 2022 con la vettura probabilmente più veloce, la Ferrari non è riuscita a lottare per il titolo ancora una volta dopo una serie di errori di strategia e di piloti. Per non parlare dei problemi di affidabilità, che hanno falcidiato la campagna iridata del cavallino. Sebbene la rossa sia migliorata nettamente nel 2022, l’Amministratore Delegato Vigna non si ritiene soddisfatto del secondo posto, insistendo sul fatto che arrivare secondi significa essere i primi dei perdenti.

Le parole di Vigna a CNBC sulla stagione della Ferrari

“L’ho detto dopo l’ultimo quarto: non sono soddisfatto del secondo posto perché il secondo è il primo dei perdenti. Abbiamo fatto dei progressi. Sono contento dei progressi che abbiamo

fatto. Non sono contento del secondo posto. Penso che la squadra abbia le carte in regola per migliorare nel tempo”. 

La stagione appena trascorsa è la 14esima stagione della Ferrari che si è conclusa senza portare a casa nessun titolo mondiale. Un periodo di magra iniziato nel 2009. L’ultimo titolo piloti è stato conquistato con Kimi Raikkonen nel 2007, mentre l’ultimo titolo costruttori risale al 2008. Anno in cui Felipe Massa perse la corona piloti per un punto a favore di Lewis Hamilton in Brasile. La squadra ha lottato con Fernando Alonso al volante nel 2010 e nel 2012 contro Sebastian Vettel in Red Bull, anche lì senza avere successo.

Nel 2017 e nel 2018, Sebastian Vettel ha sfidato la straripante coppia Mercedes/Hamilton per il titolo. Tuttavia, il tedesco ha dovuto soccombere allo strapotere delle frecce d’argento. Quest’anno, Charles Leclerc ha provato a schiodare Verstappen dal trono, riuscendoci per la prima parte di campionato, ma anche lui ha dovuto arrendersi di fronte ai troppi errori commessi oltre che alla forza di Red Bull.

È la prima volta che un dirigente di tale prestigio si espone in maniera così decisa nel commentare i risultati sportivi della Ferrari, segno forse di un malcontento ai piani alti che dura da tempo. Anche tutto ciò potrebbe aver convinto i dirigenti Ferrari a non puntare più su Binotto al comando della scuderia, apice di un progetto fallimentare iniziato nel 2019. Da capire chi prenderà il posto del manager italiano, con la candidatura di Ross Brawn spuntata nelle ultime ore.

F1, ufficiale: Mattia Binotto si è dimesso, lascia il team principal Ferrari (corrieredellosport.it)

ROMA – Mattia Binotto non è più il team principal della Ferrari. Mancava solo l’ufficialità, adesso è arrivata. A renderlo noto è la stessa casa di Maranello con un comunicato ufficiale nel quale si legge che la scuderia di Formula 1 ha “accettato le dimissioni di Mattia Binotto che il 31 dicembre lascerà il suo ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari”. Una decisione che era già nell’aria e che ora è diventata ufficiale. “Desidero ringraziare Mattia per i suoi numerosi e fondamentali contributi nei 28 anni passati in Ferrari, e in particolare per la sua guida che ha portato il team ad essere di nuovo competitivo nella scorsa stagione. Grazie a questo, siamo in una posizione di forza per rinnovare il nostro impegno, in primo luogo per i nostri incredibili fan in tutto il mondo, per vincere il più importante trofeo nel motorsport. Tutti noi della Scuderia e nella più vasta comunità Ferrari auguriamo a Mattia tutto il meglio per il futuro”, le parole dell’Amministratore Delegato, Benedetto Vigna.

SPORT FERRARI • FORMULA 1 • MATTIA BINOTTO

Frédéric Vasseur, chi è il nuovo team principal della Ferrari che sostituirà Mattia Binotto

13 DICEMBRE 2022 di Redazione

Il passaggio di consegne formale avverrà il 9 gennaio prossimo: 54enne, francese, ha una lunga carriera come dirigente nel mondo delle corse automobilistiche

Francese, 54 anni, una lunga carriera in Formula 1. Frédéric Vasseur è il nome scelto per sostituire Mattia Binotto come team principal e general manager Ferrari. Il passaggio di consegne con l’ingegnere che lavorava a Maranello da 28 anni – e che ha comunicato le sue dimissioni a fine novembre – avverrà a cavallo tra 2022 e 2023: Binotto lascia il 31 dicembre, Vasseur subentra il 9 gennaio.

«Nel corso della sua carriera ha unito con successo i suoi punti di forza tecnici, grazie alla sua esperienza in qualità di ingegnere, a una costante capacità di stimolare il meglio nei suoi piloti e nei suoi team – ha commentato l’amministratore delegato Ferrari, Benedetto Vigna – questo approccio e la sua leadership sono ciò di cui abbiamo bisogno per far crescere la Ferrari con rinnovata energia».

Il manager francese ha una lunga esperienza, oltre 25 anni, nel mondo delle corse automobilistiche, a partire dalle formule junior fino alla Formula 1. Nato il 28 maggio 1968 a Draveil, vicino a Parigi, Vasseur si è formato come ingegnere specializzato negli sport motoristici alla Scuola superiore di tecniche aeronautiche e costruzioni automobilistiche. Nel 2005 ha vinto il titolo costruttori in Gp2 Series con il team da lui fondato e quello piloti con Nico Rosberg. E l’anno dopo ha bissato con Lewis Hamilton, che all’epoca aveva 20 anni.

Vasseur ha poi lavorato con Renault e con Sauber-Alfa Romeo, che quest’anno ha ottenuto un ottimo sesto posto al mondiale costruttori. «Sono molto felice e onorato – ha detto il manager – di assumere la guida della scuderia Ferrari come team principal. Per me, un appassionato di motorsport da tutta la vita, la Ferrari ha da sempre rappresentato l’apice del mondo delle corse. Non vedo l’ora di lavorare con il team talentuoso e appassionato di Maranello, per onorare la storia e l’eredità della Scuderia e per conseguire dei risultati per i nostri tifosi in tutto il mondo».

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