WERTMIULLER LINA

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WERTMIULLER LINA

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Roma, 14 agosto 1928 – Roma, 9 dicembre 2021

Regista, sceneggiatrice e scrittrice, prima donna nella storia a essere candidata all’Oscar come migliore regista, per il film Pasqualino Settebellezze, nella cerimonia del 1977. Nel 2020 le è stato assegnato il Premio Oscar onorario; Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana; Ha sempre rivendicato la sua origine lucana; La Regione Basilicata è pronta a dare il contributo per il restauro della pellicola de “I Basilischi”, film ambientato tra Puglia e Basilicata, che nel 1963 vide il debutto alla regia di Lina Wertmüller.

Lina Wertmüller nasce a Roma il 14 agosto 1928, figlia di Federico Wertmüller, un avvocato originario di Palazzo San Gervasio (Provincia di Potenza) e proveniente da una famiglia aristocratica di remote origini svizzere, e di Maria Santamaria-Maurizio, romana.

A scuola è stata compagna di Flora Carabella (che ha sposato Marcello Mastroianni) risultata poi determinante per il suo inserimento nel mondo dello spettacolo. A diciassette anni si iscrive all’accademia teatrale diretta da Pietro Sharoff e poi diventa animatrice e regista degli spettacoli del teatro dei burattini di Maria Signorelli.

Nello sviluppo della sua attività collabora con celebri registi teatrali, tra i quali Guido Salvini, Giorgio De Lullo e Garinei e Giovannini, curando anche lavori sia per la radio sia per la televisione, in veste di autrice e regista alla prima edizione di Canzonissima e Il giornalino di Gian Burrasca con Rita Pavone. Con lo scenografo teatrale Enrico Job collabora in diverse iniziative; si sposano ed hanno una figlia adottiva, Maria Zulima.

Lina Wertmüller durante le riprese del suo primo film I basilischi (1963)

Il suo esordio come regista avvenne nel 1963 con I basilischi, amara e grottesca narrazione della vita di alcuni poveri amici del sud (il film fu girato in gran parte tra la Basilicata, a Palazzo San Gervasio, e la Puglia, a Minervino Murge). Per questo film le fu assegnata la Vela d’argento al Festival di Locarno.

Nella seconda meta’ degli anni sessanta nacque la sua collaborazione con l’attore Giancarlo Giannini, che fu presente nei suoi grandi successi Mimi’ metallurgico ferito nell’onore del 1972, Film d’amore e d’anarchia, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto del 1974, Pasqualino Settebellezze del 1976, che registrò un grande successo anche negli Stati Uniti compresa la sua candidatura alla vittoria di tre Premi Oscar nella cerimonia del 1977 (tra cui quello per la miglior regia).

Nel 1986 la prima delle sue rare rappresentazioni nel teatro lirico con la regia della Carmen di Bizet inaugurò la Stagione lirica 1986/’87 del Teatro di San Carlo di Napoli.

Successivamente la regista realizzò diversi film di satira sociale. Altri film realizzati con la sua regia ebbero protagonisti Sofia Loren, Gabriella Pession e Sergio Assisi. Nel 2010 le fu assegnato il David di Donatello alla carriera.

Nel 2013 recita un cameo nel film di Riccardo Milani Benvenuto Presidente! nel ruolo di membro dei poteri forti, insieme con il collega Pupi Avati, il critico Steve Della Casa e il giornalista Fabrizio Rondolino.

Come filo conduttore dei suoi film vi sono indagini profonde sui ruoli sociali dell’uomo e della donna del nostro Paese espressi attraverso il consueto dialogo tra il Nord e il Sud, tra la borghesia e il proletariato, rappresentando la società italiana spesso con toni grotteschi e pungenti.

Il 22 dicembre 2015 il sindaco di Napoli Luigi de Magistris le conferisce la cittadinanza onoraria della città. Il 27 ottobre 2019 le viene comunicata l’assegnazione dell’Oscar onorario, che avverrà poi nella cerimonia del 2020. Nella motivazione dell’assegnazione si legge: «per il suo provocatorio scardinare con coraggio le regole politiche e sociali attraverso la sua arma preferita: la cinepresa».

È morta a Roma il 9 dicembre 2021 a 93 anni.

 

Filmografia – Regista e sceneggiatrice – Cinema

I basilischi (1963)

Questa volta parliamo di uomini (1965)

Rita la zanzara (1966)

Non stuzzicate la zanzara (1967)

Il mio corpo per un poker, co-regia di Piero Cristofani (1968)

Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972)

Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…” (1973)

Tutto a posto e niente in ordine (1974)

Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974)

Pasqualino Settebellezze (1975)

La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978)

Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici (1978)

Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada (1983)

Sotto.. sotto… strapazzato da anomala passione (1984)

Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti (1985)

Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico (1986)

In una notte di chiaro di luna (1989)

Sabato, domenica e lunedì (1990)

Io speriamo che me la cavo (1992)

Ninfa plebea (1996)

Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica (1996)

Ferdinando e Carolina (1999)

Peperoni ripieni e pesci in faccia (2004)

Bibliografia

Essere o avere. Ma per essere devo avere la testa di Alvise su un piatto d’argento, Milano, Rizzoli, 1981.

Iris e lo sceicco, ovvero Sceicchi e femministe, ovvero Storia d’evasione e d’oriente, con illustrazioni di Milo Manara, Torino, Nuova Eri, 1988. ISBN 88-397-0537-6

Avrei voluto uno zio esibizionista, Milano, Mondadori, 1990. ISBN 88-04-33566-1

Alì Baba e il destino giocatore spericolato e spesso baro, Napoli, Guida, 1992. ISBN 88-7188-026-9 (bifronte con Prima o poi tornerò di Andrej Longo)

Arcangela Felice Assunta Job Wertmüller von Elgg Espanol von Brauchich cioè Lina Wertmüller, Milano, Frassinelli, 2006. ISBN 88-7684-786-3 (autobiografia, con un CD di 32 canzoni da lei interpretate)

Tutto a posto e niente in ordine, Lina Wertmüller, Mondadori, 2012. ISBN 9788804623038 (biografia)

Onorificenze

Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Regista

Data del conferimento: 27/12/2018

Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri

La Regione Basilicata pronta a restaurare il film “I Basilischi” di Lina Wertmuller Di Redazione 12 dicembre 2021

Sabato 11 dicembre 2021 – “Come Regione Basilicata siamo pronti a dare il nostro contributo per il restauro della pellicola de “I Basilischi”, film ambientato tra Puglia e Basilicata, che nel 1963 vide il debutto alla regia di Lina Wertmüller.”

Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

“Mi appello anche ai privati – che possono contare sull’85% del tax credit – perché è un dovere che abbiamo nei confronti di Lina Wertmüller, una grande lucana che ha realizzato una grande opera d’arte, capace di raccontare a tutto il mondo la nostra terra.

La Regione Basilicata – prosegue Bardi – farà il suo dovere, mi auguro insieme alle forze produttive, sociali e culturali della nostra terra.

Difendiamo l’identità lucana: restituiamo in parte a Lina Wertmüller – originaria di Palazzo San Gervasio – quello che lei ha donato alla nostra, alla sua Regione.

Ieri – conclude Bardi – il Prof. Domenico De Masi che ho incontrato alla camera ardente allestita in Campidoglio, mi ha raccontato come la Wertmüller abbia sempre rivendicato la sua origine lucana”.

Cicala: “A Lina Wertmüller va l’omaggio di tutti noi lucani”

Così il presidente del Consiglio regionale nel commentare la scomparsa della regista che aveva origini lucane. “Va via una protagonista del cinema italiano, autrice talentuosa e regista sensibile che ha portato alto il nome della Basilicata”

“Scompare una protagonista del cinema italiano, autrice talentuosa e regista sensibile che ha portato alto il nome della Basilicata”. Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, nel commentare la scomparsa di Lina Wertmüller, ed esprimendo le più sentite condoglianze alla famiglia da parte sua e di tutta l’Assemblea legislativa.

“Oltre che per le sue origini – precisa il Presidente Cicala – Lina Wertmüller ha legato il suo nome alla Basilicata quando, nel 1963, arrivando per la prima volta nel suo paese d’origine, Palazzo San Gervasio, rimase folgorata dal materiale umano e dal tessuto sociale di quel paese del Sud: famiglie radicate nei loro riti (la famosa ‘controra’) e giovani arrampicati sui muretti del paese, immobili e pietrificati al sole esattamente come i ‘basilischi’ da cui prese poi il titolo il suo primo film da autrice e da regista. Una visione tragica e ironica assieme, che sarà poi la cifra dì tutta la sua carriera, consegnò quel film alla storia della cinematografia italiana”.

“Regista, sceneggiatrice (per Zeffirelli e Salerno), collaboratrice di Fellini, di Garinei e Giovannini nel mondo del musical – ricorda il presidente del Consiglio regionale della Basilicata – è stata la prima donna ad essere candidata all’Oscar come miglior regista nel 1972 per Pasqualino Settebellezze, mentre nel 2020 ha ricevuto quello onorario alla carriera”.

“Una professione – conclude Cicala – onorata con impegno e passione e che ha sempre cercato di trasmettere con entusiasmo ai giovani. A lei che aveva origini lucane, va l’omaggio di noi tutti lucani”.

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