La sua opera segnò l’ascesa sociale della borghesia rurale in una regione quanto mai deficitaria e povera di attività industriali, anche per scarso spirito di iniziativa. La stessa legge speciale sulla Basilicata, approvata nel 1904 dopo il viaggio di Zanardelli, restò in gran parte incompiuta per gli ostacoli burocratici e per le inadempienze della classe dirigente. Con la sua opera di trasformazione fondiaria e agraria nella vasta tenuta, presa in appalto a Policoro (l’antica Eraclea), anticipò la riforma fondiaria portata a compimento nella zona soltanto negli anni ’60. Favorì l’insediamento stabile – nella tenuta lavoravano fino a mille persone – e promosse le condizioni per una agricoltura intensiva. Sviluppò l’allevamento di bovini, ovini e suini. Iniziò anche la produzione casearia. I formaggi di sua produzione e quelli acquistati da altri, stagionati nei suoi grandi magazzini a Moliterno, furono esportati anche in America.

Consigliere Comunale di Potenza, membro della Camera di Commercio e della Congregazione di Carità di Potenza.

Onorificenze

Nominato Cavaliere del Lavoro il 19 novembre 1905

Settore Industria Basilicata alimentare
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