SUOZZI JOSEPH

nuova puglia d'oro_total white

SUOZZI JOSEPH

Lucania_d_oro bianco

Ruvo del Monte 22 agosto del 1921 – 16 Ottobre del 2016

Emigrato lucano, giudice della Suprema Corte della Giustizia Americana.

Giuseppe Suozzi nacque il 22 agosto 1921, nel villaggio del sud Italia di Ruvo del Monte e immigrò a New York nel 1925 con la madre, Rosa Ciampa, dove si unirono al padre, Michele, che era arrivato nel 1913. La famiglia ha vissuto prima ad Harlem prima di trasferirsi a Glen Cove.

Prima di arruolarsi nell’esercito, Suozzi ha frequentato la St. Patrick’s Grade School a Glen Cove, St. Dominic High School a Oyster Bay e Fordham University. Nel suo annuario del liceo, chiedendo quale fosse il suo obiettivo, Suozzi ha risposto che voleva essere un “vero americano”.

Suozzi era un veterano della Seconda guerra mondiale che servì come navigatore B-24 di stanza in Italia, dove completò più di 30 missioni. Ha conseguito la Distinguished Flying Cross e la Air Medal con tre cluster di foglie di quercia.

Tornò dalla guerra e frequentò la Harvard Law School sotto la GI Bill, che offrì assistenza per i soldati di ritorno. Divenne quindi un avvocato. Nel 1949 incontrò la sua futura moglie, Marguerite Holmes, un’infermiera registrata, a un ballo del Glen Cove Community Hospital in una sala dei Cavalieri di Colombo.

Quello stesso anno fu eletto nella panchina del City Court di Glen Cove e rieletto nel 1953. Suozzi si dimise nel 1955 per dirigere con successo il sindaco di Glen Cove, il suo incarico dal 1956 al 1960. Come sindaco, ha guidato lo sforzo di costruire la biblioteca della città e ha anche negoziato per la città di acquistare più di 100 acri di proprietà sulla spiaggia a un prezzo scontato, che in definitiva sarebbe diventato il campo da golf della città e la spiaggia pubblica conosciuta come Pryibil Beach. Nel 1961, Suozzi fu eletto per 14 anni come giudice della Corte Suprema dello Stato e rieletto nel 1974.

Fu nominato giudice di corte d’appello nel 1976 dall’allora Gov. Hugh Carey. Suozzi scese dal tribunale nel 1980 e divenne socio senior dello studio legale Meyer, Suozzi, English & Klein. Il giudice Suozzi è deceduto il 16 ottobre 2016. Il giudice Suozzi e sua moglie Marguerite Suozzi erano i genitori di Rosemary Mancini Lloyd, del Dr. William Suozzi, di Christopher Suozzi, di Thomas R. Suozzi e del compianto Joseph Suozzi M. di Glen Cove, NY.

https://comunicazioneinform.it/lucani-nel-mondo-a-ruvo-del-monte-lomaggio-a-joseph-suozzi-1921-2016-giudice-della-suprema-corte-della-giustizia-americana-cittadinanza-onoraria-al-figlio-tom-membro-della-camera/

 

Lucani nel mondo, a Ruvo del Monte l’omaggio a Joseph Suozzi (1921–2016), giudice della Suprema Corte della Giustizia Americana. Cittadinanza onoraria al figlio Tom, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato di New York

LUNEDÌ, 20 AGOSTO, 2018

Il presidente del Consiglio regionale Santarsiero: “Debito di riconoscenza nei confronti dei nostri emigranti”

 

POTENZA  – “Un viaggio per mare segna l’inizio di molte storie di emigrazione. Tra il 1876 e il 1976, più di 11 milioni di italiani attraversarono l’oceano Atlantico alla ricerca di lavoro e di una vita migliore. Le storie dei nostri conterranei che ce l’hanno fatta sono tante e raccontano di uomini che hanno tenuto alta l’appartenenza alle loro origini senza mai rinnegarle ma anzi facendone un motivo di orgoglio”.

Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Vito Santarsiero, commentando la cerimonia svoltasi nei giorni scorsi a Ruvo del Monte in onore del giudice della Suprema Corte della Giustizia Americana Joseph Suozzi (1921 – 2016), nato nel centro lucano.

Santarsiero, a causa del protrarsi dei lavori del Consiglio regionale, non ha potuto partecipare alla manifestazione svoltasi nell’ambito della “Giornata dell’emigrante” promossa dal Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice”, dal Comune e della Federazione dei lucani in Usa: nel corso di una riunione aperta del Consiglio comunale, il sindaco di Ruvo del Monte Michele Metallo ha conferito la cittadinanza onoraria al parlamentare americano Tom Suozzi, “onore e vanto della comunità, lucano di prima generazione” e successivamente scoperta una targa per la intitolazione della casa natale di suo padre, Joseph Suozzi.

“Ricordare la storia dell’emigrazione lucana – ha detto Santarsiero – significa avere consapevolezza di quanto è successo tanti anni fa e mantenere vivo, arricchendolo e rafforzandolo continuamente, il legame fra la Basilicata ed i tanti lucani che hanno lasciato la nostra terra per cercare fortuna. Nei confronti degli emigranti di ieri e di oggi la Basilicata ha un forte debito di riconoscenza ma è proprio attraverso la loro attività che verifichiamo quanto profondo è il loro legame con la nostra terra e quanto forte e significativo è il contributo che essi offrono al nostro Paese e alla nostra regione”. (Inform).

LA FAMIGLIA SUOZZI, UNA GRANDE STORIA ITALIANA – Talenti Lucani – Passaggio a Sud

 

LA FAMIGLIA SUOZZI, UNA GRANDE STORIA ITALIANA

 

DI REDAZIONE IL 08/08/2018

 

Inizio modulo

Per iniziativa del Centro Lucani nel Mondo-Regione Basilicata, di concerto con il Comune di Ruvo del Monte e della Federazione dei Lucani in U.S.A., Sabato 11 Agosto, sarà celebrata la “Giornata dell’emigrante” in onore del Giudice della Suprema Corte della Giustizia Americana, Joseph SUOZZI, nato a Ruvo del Monte il 22 Agosto del 1921 e deceduto il 16 Ottobre del 2016.

 

Fine modulo

La visita del Parlamentare alla cittadina natale del padre sarà celebrata con il conferimento della Cittadinanza onoraria al Parlamentare statunitense e l’intitolazione della casa Natale del genitore.

Tom Suozzi italoamericano di prima generazione, è un CPA, un avvocato e un membro del Congresso che rappresenta il terzo distretto congressuale a New York. Fa parte della Commissione Affari Esteri della Camera, Comitato dei Servizi Armati della Casa, è Vicepresidente del Problem Solvers Caucus, Co-presidente del Long Island Sound Caucus e Co-Chair del Quiet Skies Caucus. Il membro del Congresso Suozzi è stato in precedenza sindaco della sua città natale, Glen Cove, NY dal 1994 al 2001 e come dirigente della contea di Nassau dal 2002 al 2009.

È accreditato con “turnaround” in entrambi. Come riformatore e risolutore di problemi, nel 2004, Suozzi ha creato FixAlbany.com per esporre e sradicare la corruzione nella politica dello Stato di New York e ottenere un tetto sulle spese locali di Medicaid.

Nel 2005, è stato premiato come “Public Official of the Year” della rivista Governning. Nel 2007 è stato nominato a capo di una commissione statale che ha proposto il primo cap di imposta sulla proprietà, che è ora diventato legge.

Nel 2008, la New York State League of Conservation Voters (NYLCV) lo ha nominato “Ambientalista dell’anno”. Nel 2010, Suozzi è tornato nel settore privato come “Senior Advisor” alla società bancaria di investimenti Lazard e come “consulente” ad Harris Studio legale Beach.

Prima del suo mandato in sede elettiva, Suozzi ha lavorato come avvocato per Shearman & Sterling, impiegato di legge presso il Giudice Capo del Distretto orientale e revisore contabile per Arthur Andersen & Co..

Durante la sua carriera, Suozzi ha ricevuto numerosi riconoscimenti dall’Ordine del Figli d’Italia in America, tra cui il Leone d’oro e il Centenario per la celebrazione del 100 ° anniversario. Risiede a Glen Cove con sua moglie Helene e tre bambini Caroline, Joseph e Michael.

Lucani nel mondo orgogliosi delle radici

Lucani nel mondo orgogliosi delle radici

Santarsiero in occasione della commemorazione di Joseph Suozzi

© ANSA/AP

Redazione ANSA POTENZA 13 agosto 2018

 

(ANSA) – POTENZA, 13 AGO – “Le storie dei nostri conterranei che ce l’hanno fatta sono tante e raccontano di uomini che hanno tenuto alta l’appartenenza alle loro origini senza mai rinnegarle ma anzi facendone un motivo di orgoglio”.

Lo ha detto il presidente del consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero, a margine della cerimonia, svoltasi nei giorni scorsi a Ruvo del Monte (Potenza), “in onore del giudice della Suprema Corte della Giustizia Americana Joseph Suozzi (1921-2016), nato nel centro lucano, durante la quale è stata conferita la cittadinanza onoraria al parlamentare statunitense Tom Suozzi.

È stata anche “scoperta una targa per la intitolazione della casa natale di suo padre, Joseph Suozzi”.

NONOSTANTE LE DISTRAZIONI DELLE ISTITUZIONI I LUCANI NEL MONDO RESTANO UN PUNTO FERMO

NONOSTANTE LE DISTRAZIONI DELLE ISTITUZIONI I LUCANI NEL MONDO RESTANO UN PUNTO FERMO

Dal presidente del Centro Studi Internazionali lucani nel mondo Scaglione l’appello: «L’identità di una comunità non va dispersa»

31 Dicembre 2020  redazione emigrazioneFlussolucani nel mondoLuigi Scaglione

Visitando il mondo dei lucani all’estero e in Italia, ci sono emozioni che non puoi raccontare solo con le parole. Sono i volti, le storie, le immagini, le finzioni, che hai visto con gli occhi, toccato con le mani. Sentito e ascoltato. Rivisto e ripensato in questo anno di fermo “biologico”.  Sono le storie di chi ha vissuto una vita lontano da casa e ha mantenuto le sue vecchie abitudini.  Sono le storie di chi fino a qualche tempo fa, prima dell’era dei social, si portava da casa le cartoline o le foto ingiallite di qualche matrimonio di famiglia, per guardare i parenti e ricordare sé stessi.

Sono le storie di chi non ha mutato le proprie usanze e ha la sua casa piena di quei ninnoli e trofei dei luoghi di nascita. Sono le storie di giovani e nipoti che parlano poco e male l’italiano perché il loro slang è segnato dai luoghi di adozione o di nascita.

Sono le storie dei nostri emigrati.  Viaggiare per scoprire cosa c’è dietro tanti luoghi comuni e qualche verità sui nostri migranti, è stata una esperienza fondamentale per capire chi siamo stati davvero e soprattutto per capire, cosa non dobbiamo essere. È un po’ come chi dice che “studiare la storia, non ti dice cosa devi fare, ma quello che non devi fare”.  E in fondo, ritrovare un mondo antico che abbiamo   perso o dimenticato ma che nelle nostre vicende umane e terrene è tremendamente vicino a noi, alle nostre origini.

Qualcuno mi ha chiesto: “Sono passati cinquanta anni dalla nascita della Regione Basilicata e ventuno dalla legge che ha istituito la giornata dei Lucani del Mondo, tanti anni eppure sembra che il tempo si sia fermato per qualcuno mentre il Mondo è cambiato.  Che ne pensa?”  Io ho fatto rilevare che ogni volta che viene eletto un nuovo interlocutore istituzionale, si pensa che si debba cominciare sempre tutto daccapo.

Magari senza conoscere uomini e situazioni e soprattutto senza conoscere lo spirito che animò i nostri Costituenti regionali, i nostri cari Peppotto Guarino, Rocco Curcio, seguiti   poi dai vari Pietro Simonetti, l’ottimo Antonio Di Sanza per citare chi ha cominciato e poi costruito la rete e tessuto insieme a me ed ai funzionari regionali, in particolare Rocco Romaniello e Rocco Messina, il filo comune di una identità che non andava e non va dispersa.

La storia, ha detto appunto qualcuno, non ti insegna cosa fare, semmai cosa non fare. Ma ti lascia anche segni indelebili. La sofferenza dei nostri emigranti, per esempio, conosciuta e riconosciuta in questi anni di condivisione di iniziative e di rapporti diretti, non tutti hanno compreso come dovevano comportarsi con i nuovi migranti o non comportarsi. E li hanno lasciati al loro destino.  Lo stesso giornalista, mi ha poi chiesto: “La memoria storica è importante, spesso dimentichiamo o meglio non sappiamo cosa fu il dramma dell’emigrazione, si tende a pensare che per i nostri migranti fu dura ma poi tutti o quasi si integrarono.

Certo noi lucani abbiamo avuto la famiglia Coppola ma anche il gangster Johnny Torrio, abbiamo avuto l’apostolo dell’integrazione ma anche tanti sconosciuti lucani morti sul lavoro.  … Un monito per il presente?”

Certo “The Fox” (Torrio) ha lasciato il suo segno a  Chicago o per certi versi Maria Barbella a New York  che si vendicò del suo uomo che l’aveva disonorata  in Italia e abbandonata per emigrare, ma lì negli States  abbiamo avuto gente del calibro del Ministro Antony  Antonio Cilibrizzi, del costruttore Paterno, degli  uomini di cultura aviglianesi, del Parlamentare  Marcantonio o del Giudice costituzionale Suozzi o  ancora del mitico Rocco Petrone, di Bill De Blasio e  suo cugino Stephne Bribgamti Presidente della Fondazione  Ellis Island.

O ancora del mecenate moderno Donato Curcio o del grande fotografo dei Vip, Ron  Galella e dei suoi cugini banchiere ed archiettto di  successo a Montreal, ma abbiamo avuto anche gente  che ha lavorato duro, non si è arricchita, ha sofferto  e patito non appena arrivata ad Ellis Island oppure finita  per via delle agenzie di lavoro, in Sudamerica in  terre più derelitte e dimenticate di quelle che avevano  lasciato.  Pensate alla storia di Felicia Muscio da Oppido Lucano.  Dagli Appennini alle Ande.

Potrei raccontarvi per ore le storie selezionate per il Museo dell’Emigrazione di Lagopesole o che abbiamo scoperto, raccontato, toccato con mano in Argentina, Venezuela, nelle miniere del Belgio, a Panama. Ma ovunque, ecco il monito, ecco il senso della rete solidale, il filo che unisce i lucani ha tenuto insieme anche la solidarietà tra chi ha avuto più fortuna e chi meno. E così l’anima dell’imprenditore è diventata accoglienza, opportunità lavorativa per gli stessi corregionali. Ha funzionato da casa delle opportunità.

Il monito per le nuove generazioni di migranti viene da queste storie e da quelle di emigranti come onato Caivano, Giuseppe Ticchio, Dominik Pinto, Domenico Melillo, Joe di Giacomo, Michele Pacella, Anna Picardi, Martha Lasaponara, le sorelle Zito o Orietta Natalino, Carmen Materi e tanti tanti altri ancora.  come quelli italiani (storie pubblicate da poco su Almanacco  Lucano) che sono stati anche in questo 2020  un punto fermo nonostante la distrazione delle istituzioni  regionali alle vicende ed ai problemi anche del  Covid o delle indigenze registrate in Venezuela, Argentina,  Brasile a cui abbiamo provato a porre rimedio  attraverso il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero  ed il Ministero degli Affari Esteri, in questo  lavoro duro che mi onoro di seguire attraverso le Consulte  regionali, oggetto tra l’altro della Conferenza  Permanente Stato regioni che ha preso il via in modalità  on line e che speriamo di tenere nella prossima  estate dal vivo.

Ed ora nel 2021, pensare e ripensare alle nuove emigrazioni, che ci saranno come dicono i dati nazionali e regionali in tema di spopolamento e lavorando seriamente per sostenere il Turismo di ritorno e quello delle radici. Le nuove frontiere del sistema Lucano nel Mondo che spero si comprenda per tempo.  Buon 2021.

POTREBBE INTERESSARTI