GIAGNI GIAN DOMENICO

nuova puglia d'oro_total white

GIAGNI GIAN DOMENICO

Lucania_d_oro bianco

Potenza, 8 luglio 1922 – Roma, 9 marzo 1975

Poeta, sceneggiatore, regista e giornalista.

Nasce a Potenza nel 1922, secondo di sei fratelli, figlio di un vinaio. Si trasferisce a Roma nel 1944 per frequentare la facoltà di architettura. Pubblica le prime poesie immediatamente dopo per importanti riviste La Fiera Letteraria e Botteghe Oscure grazie all’aiuto di Ungaretti, Sinisgalli e Bertolucci. Con il poeta Leonardo Sinisgalli ed il regista Franco Rossi tra il 1949 ed il 1951 realizza un programma radiofonico di letteratura e poesia che ebbe un grande successo: Il teatro dell’usignolo.

La sua attività radiofonica come sceneggiatore, adattatore e regista continuerà per tutta la vita con testi interpretati dai grandi nostri artisti del teatro e della radio da Gassman a Manfredi, da Buazzelli a Sbragia, da Ubaldo Lay ad Alberto Lupo, da Tofano a Romolo Valli, Lilla Brignone, Ottavia Piccolo a tanti altri.

Per il teatro ha curato la regia de Il bell’indifferente di Jean Cocteau interpretato da Lilla Brignone e realizzato per il Piccolo Teatro di Milano e la regia di un testo di Titina De Filippo, Virata di bordo, interpretato da Nino Taranto. Diventa insieme a Giancarlo Sbragia direttore artistico degli Attori Associati, una compagnia di cui fanno parte, oltre che a Sbragia, Gianmaria Volontè, Enrico Maria Salerno, Valeria Valeri, Riccardo Cucciolla, Ivo Garrani, Sergio Fantoni. Scrive per quella compagnia anche un testo insieme a Sbragia Quarta Era sulla costruzione della prima bomba atomica a Los Alamos.

Per il cinema scrive film come La domenica della buona gente (1954) con Manfredi e Sophia Loren, tratto dal suo radiodramma scritto insieme a Vasco Pratolini per la radio nel 1952, per la regia di Anton Giulio Majano, Amici per la pelle (1955) e Smog (1961) entrambi per la regia di Franco Rossi, Italiani brava gente (1966) di Giuseppe De Santis.

Per la televisione dirige diversi testi di prosa tra i quali: La felicità domestica (1966) con Massimo Girotti; Maltagliati, Luca Ronconi; Fermenti di O’ Neill con Franco Parenti; Casa di bambola di Ibsen con Renato De Carmine e Giulia Lazzarini; Prima, durante e dopo la partita (1972) con Anita Laurenzi e Glauco Onorato; Il dono da Palazzeschi con Mario Scaccia (1973) .

Propone all’editore Ugo Guanda la prima edizione italiana delle poesie di Jacques Prévert (1961) di cui cura la prima traduzione italiana.

Muore a Roma nel 1975 a 52 anni. È uscito postumo un volume di sue poesie Il confine, pubblicato nel 1976, a cura di Carlo Bernari e Vasco Pratolini.

http://www.old.consiglio.basilicata.it/conoscerebasilicata/cultura/recension

Giandomenico Giagni

Nacque a Potenza l’8 luglio 1922, secondo di sei fratelli.
Sua madre era della campagna di Ruoti; suo padre cantiniere in Vico Bonaventura. Sopra la vinetteria, l’abitazione. Questi i punti di riferimento della sua infanzia.
Compì gli studi elementari, medi e liceali a Potenza, amò lo sport che praticò giovanissimo conseguendo il titolo di campione regionale dei 400 metri e nel 1942 si iscrisse a Roma alla Facoltà di Architettura. Strinse amicizia con letterati diversi.

Chiamato alle ami, fu destinato alla scuola allievi ufficiali di Roseto degli Abruzzi.
Dopo l’8 settembre tornò a Potenza.
Nel 1947 pubblicò sei poesie d’amore su “La fiera letteraria” e intanto entrò a lavorare per la RAI come “rumorista”.

Continuò a scrivere su “Il costume” di Velso Mucci, su “Il mondo” di Mario Pannunzio ed ebbe amici intimi come i registi Franco Rossi e Virgilio Sabel, il pittore Antonio Scordia, i poeti Sinisgalli e De Libero, i maestri Ungaretti, Cardarelli, Saba e soprattutto i compagni di scrittura Vasco Pratolini, e Carlo Bernari. Collaborò alla trasmissione del “Teatro dell’Usignolo.

La sua casa fu frequentata da poeti e da artisti: Pratolini, Bernari, Zavoli, Millo, Sabel, Patroni Griffi, Festa Campanile, solo per citare qualche nome.
Sposò Olga De Pilato dalla quale ebbe due figli: Gianfranco che continua, in un certo senso il lavoro del padre e Riccardo, musicologo e docente universitario, autore, fra l’altro delle musiche dell’ultimo film di Bellocchio.
Lavorò per quasi trent’anni alla RAI conservando sempre la propria indipendenza intellettuale e politica. Fu autore radiofonico, riduttore di testi, curatore di rubriche dedicate in particolare alla poesia, regista e documentarista, poi anche televisivo, traduttore, sceneggiatore cinematografico.

Morì il 9 marzo 1975

Pubblicò poco: le sei poesie su “La fiera letteraria” sotto il titolo “Versi per una ragazza timida”, mentre “Via Lagrange” e “Lamentazione” su “Botteghe oscure”. Fu presente anche nel volume di Enrico Falqui dedicato a “La giovane poesia” con tre poesie.

Tra le opere radiofoniche ricordiamo:

  • “Le notti di Bertil “,
  • “La domeniche della buona gente” in collaborazione con Vasco Pratolini,
  • “Madamin” con Sabel.

Per la televisione ricordiamo:

  • “Un colpo di pistola”,
  • “Karlov e le figlie”,
  • “Casa di bambole” di Ibsen.

Come sceneggiatore cinematografico ricordiamo i due film di Franco Rossi:

  • “Amici per la pelle”,
  • “Smog”.

Per il teatro,in collaborazione con Giancarlo Sbragia:

  • “Quarta era”.

Sue opere sono:

  • “Il confine” (poesie)” – Basilicata Editrice – Roma-Matera – 1976;
  • “Poesie” di Jacques Prévert (traduzione con testo a fronte, introduzione, note di G. Giagni) – Guanda – Parma – 1960.

Lucani Insigni (lucaniroma.it)

Eventi dell’Associazione

Lucani insigni

L’avventura romana di Giandomenico Giagni

Si è svolto con un gran successo di pubblico l’articolato programma in ricordo di Giandomenico Giagni, organizzato in collaborazione con la Regione Lazio.

Dopo la proiezione di brani di film, il giornalista e scrittore Giovanni Russo, il giornalista Rai Rocco Brancati e l’etologo prof. Enrico Alleva hanno ricordato Giandomenico Giagni, poeta, sceneggiatore e regista. L’attore Antonello Fassari ha letto alcuni sue poesie.

Giandomenico Giagni è stato uno dei maggiori artefici dei programmi culturali di Radio 3. Ancora oggi si ricorda la serie  de “I notturni dell’Usignolo” con testi letterari e poetici curati con Leonardo Sinisgalli. Ha pubblicato poesie su “La Fiera Letteraria” (1947), “Botteghe Oscure” (1952), nella raccolta “La giovane poesia” (1956). Un volume postumo è “Il confine” (1975) curato da Vasco Pratolini e Carlo Bernari. È stato il primo traduttore italiano di Jacques Prevert: “poesie” (1960) per l’editore Guanda.

Ha sottoscritto soggetti e sceneggiature per i film di Franco Rossi:”Amici per la pelle” (1954), “Smog” (1961), Giuseppe De Santis “Italiani brava gente” (1966), Anton Giulio Majano “La domenica della buona gente” (1955).

Regista televisivo negli anni ’60 e ’70 di testi di O’Neill, Turgheniev, Tolstoj, Ibsen, Puskin con attori come Turi FErro, Massimo Girotti, Tino Buazzelli, Achille Millo, Riccardo Cucciolla.

Direttore artistico della compagnia teatrale “Attori associati” formata tra gli altri da Enrico Maria Salerno, Gianmaria Volontè, Ivo Garrani, Giancarlo Sbragia. Per questa compagnia ha scritto, con Sbragia, il dramma “Quarta era” (1960). Per il “Piccolo Teatro di Milano” ha curato l’adattamento e la regia de “Il bell’indifferente” (1958) di Jean Cocteau con Lilla Brignone.

POTREBBE INTERESSARTI