GALELLA RON

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GALELLA RON

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New York 10 gennaio 1931 – Montville 30 aprile 2022

Originario del Bronx di origini italiane, fotografo noto come un pioniere paparazzo. Soprannominato “il Padrino della cultura dei paparazzi statunitensi” dalla rivista Time e da Vanity Fair, è considerato da Harper’s Bazaar come “probabilmente il paparazzo più controverso di tutti i tempi”. Cittadino onorario di Muro Lucano.

E’ un fotografo americano, noto come un pioniere paparazzo. Soprannominato “il Padrino della cultura dei paparazzi statunitensi” dalla rivista Time e da Vanity Fair, è considerato da Harper’s Bazaar come “probabilmente il paparazzo più controverso di tutti i tempi”.

Originario del Bronx di origini italiane, Galella è figlio di un immigrato proveniente da Muro Lucano, Basilicata, e sua madre, nata nel New Jersey, era figlia di immigrati provenienti da Benevento, in Campania. Dopo essersi diplomato al liceo, vinse una borsa di studio di due anni al Pratt Institute di Brooklyn, ma rifiutò a causa delle sue carenze in matematica.

Galella ha prestato servizio come fotografo della United States Air Force (1951-1955) durante la guerra di Corea e in seguito ha frequentato l’Art Center College of Design di Los Angeles, in California, laureandosi in fotogiornalismo nel 1958. Nel tempo libero Galella fotografava le star che arrivavano alle anteprime cinematografiche, vendendole a riviste come National Enquirer Photoplay. Ben presto divenne noto per il suo approccio fotografico, ritraendo personaggi famosi lontano dai riflettori.

Ha immortalato molte celebrità fuori dagli occhi del pubblico e ha guadagnato nota per le sue faide con alcune di loro, tra cui Jacqueline Onassis e Marlon Brando. Nonostante le numerose polemiche e affermazioni di stalking, il lavoro di Galella è stato elogiato ed esposto nelle gallerie d’arte di tutto il mondo ed è stato citato da Andy Warhol come il suo fotografo preferito.

Durante la sua carriera, Galella ha scattato più di tre milioni di fotografie di personaggi pubblici.

Le fotografie di Galella possono essere viste in centinaia di pubblicazioni tra cui TimeHarper’s BazaarVogueVanity FairPeople, Rolling Stone, The New Yorker, The New York Times Life . Nella sua camera oscura di casa, Galella realizza le sue stampe che sono state esposte in musei e gallerie di tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art di New York City e San Francisco, la Tate Modern di Londra e l’Helmut Newton Foundation Museum of Photography di Berlino.

Nel 2009, la città natale di suo padre, Muro Lucano, lo ha reso cittadino onorario. Galella è il soggetto di un film documentario del 2010 di Leon Gast intitolato Smash His Camera. Il titolo del film è una citazione di Jacqueline Kennedy Onassis diretta al suo agente di sicurezza dopo che Galella ha inseguito lei e i suoi figli attraverso Central Park, New York. Il documentario è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2010, ricevendo il Grand Jury Award per la regia nella categoria Documentari negli Stati Uniti, ed è stato anche ben accolto al 54 ° BFI London Film Festival prima di andare in onda sulla BBC in tutto il Regno Unito e in Europa.

Dopo essersi ritirato come paparazzo, Galella è ancora attivo come fotografo in importanti eventi culturali. Vive a Montville, nel New Jersey.

La moglie e socia in affari di Galella, Betty Burke Galella, è morta nel sonno il 9 gennaio 2017, nella sua casa di Montville all’età di 68 anni. Parlando di sua moglie, Galella ha detto: “Quando Betty ha acquistato per la prima volta le mie foto per la pubblicazione e mi ha concesso le credenziali di assegnazione al telefono, mi sono innamorato della sua calda voce morbida e amorevole. L’ho incontrata di persona per la prima volta, due anni dopo, il 10 dicembre 1978, al Kennedy Center per la prima di ‘Superman’. Con uno sguardo a quella bella ragazza, dissi: “Ti sposerò”. E cinque mesi dopo, lo eravamo. Una volta sposati, siamo diventati una squadra”. Betty è nata a Somerset, Kentucky, cresciuta ad Arlington, e ha vissuto a Yonkers prima di trasferirsi a Montville nel 1992.

Galella con la moglie Bet

https://www.iborghilucani.it/ron-galella-il-paparazzo-piu-famoso-del-mondo/

GALELLA RON, il paparazzo più famoso del mondo ed un pioniere del genere

2 Aprile 2019

Dopo lo svolgimento dell’Assemblea di rendiconto 2017 ha avuto inizio l’incontro su Ron Galella, fotografo statunitense con origini a Muro Lucano (PZ), considerato il paparazzo più famoso del mondo ed un pioniere del genere.

Come dimostrato dalle immagini in esposizione e da quelle proiettate nel corso della serata, le sue foto non sono semplicemente una documentazione per la cronaca ma scatti che catturano l’anima dei personaggi, realizzando immagini che devono la loro bellezza alla spontaneità ed all’immediatezza. Ron è stato infatti particolarmente bravo nel ritrarre personaggi in pose rilassate e naturali. Per queste caratteristiche, le foto di Galella, pur nate nell’ambito della cronaca, sono sopravvissute ad essa.

Galella è diventato fotografo in modo occasionale durante la Guerra di Corea. Terminato il servizio militare ha proseguito l’attività in modo naturale diventando paparazzocioè un fotografo d’azione.

Ma le sue foto sono anche un omaggio alla bellezza, non solo nei ritratti attenti e misurati fatti per es. a Silvana Mangano ma anche in molti degli scatti rubati come si potrà vedere nelle immagini proposte.

Oltre ad alcune bellissime foto, giunte dal Consiglio Regionale per essere esposte in occasione dell’evento, sono state proiettate immagini e video contenenti sue dichiarazioni rilasciate anche in occasione del suo ultimo viaggio in Basilicata commentate da Luigi Scaglione, coordinatore del Centro per i Lucani nel Mondo Nino Calice e della Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio Regionale.

Le opere e le vicende di Ron Galella sono state presentate dall’avv. Maria Rosaria Galella, parente del fotografo. Maria Rosaria, nostra associata, ha innanzitutto riferito della telefonata intercorsa alcuni minuti prima con lo stesso Ron Galella, nel New Jersey (USA). Nella conversazione, oltre a rinnovare i saluti e i ringraziamenti per l’iniziativa (già espressi via mail e da noi pubblicati sulla pagina Facebook dell’Associazione), Ron Galella ha parlato degli aspetti giudiziari della sua attività che non ha riguardato aspetti risarcitori, ma soprattutto il rapporto tra diritto di informazione e quello alla privacy. Cose che hanno fatto giurisprudenza negli USA.

In occasione della sua visita a Muro Lucano e del conferimento del riconoscimento di “Lucano Insigne”, venne allestita nel museo di Palazzo Lanfranchi a Matera una grande mostra fotografica di 70 gigantografie in bianco e nero, seguita da un altra a Rionero in Vulture.

Quella di Ron Galella, che vive e lavora nel New Jersey (USA), è la storia di una vita avventurosa che merita di essere conosciuta. Alcune delle sue celebri immagini sono universalmente note ma non lo sono altrettanto le circostanze e le controversie derivanti da molti dei suoi scatti. Storia davvero avvincente quella della sua vita idealmente ricollegabile a quella di altri lucani illustri emigrati di cui abbiamo parlato nel passato insieme a Renato CantoreRocco Petrone e Charles Paterno, tra gli altri.

Sul tema dell’emigrazione c’è stato anche un breve ma interessantissimo intervento del prof. Sommario che ha parlato delle sue ricerche che sta conducendo presso l’Università Cattolica di Milano.

Nel corso della serata sono stati mostrati 4 libri fotografici, molti di Ron Galella. La più nota delle sue opere è “Jackie My Obsessionche esprime nel titolo ciò che Jacqueline Kennedy rappresentava per lui ma anche quello che Ron Galella era diventato per lei una ossessione a causa di appostamenti e inseguimenti sfociati in azioni legali al termine delle quali Galella fu condannato a non avvicinarsi a meno di 15m.

Insieme alle foto esposte (ciascuna delle quali con lettera autenticata dal fotografo davanti al notaio e per questo del valore di più di 2.000 € l’una!), il Consiglio Regionale della Basilicata ha inviato la elegante brochure Italian Icons, con un breve testo istituzionale e intensi ritratti di personalità dello spettacolo italiane.

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